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[LugBS] Intervista Tanenbaum

Andrea Gelmini andrea.gelmini a gmail.com
Mar 22 Nov 2011 11:13:25 UTC
Il 22 novembre 2011 10:13, Alexjan Carraturo <axjslack a gmail.com> ha scritto:
> Direi che non si tratta di una banale gelosia, e che, esistono dei
> punti quanto meno controversi che non hanno mai trovato una effettiva
> soluzione, ma, come dicevo, non chiuderei il tutto come "gelosia tra
> colleghi", anche solo per rispetto.

Non vedo nulla di offensivo nell'attribuire della gelosia. Il valore
di una persona non varia perché prova le emozioni che accumunano gli
esseri umani.
Il fatto è, mi pare, che con la tipica saccenza propria degli
accademici, Tanenbaum avesse tacciato di stupidita' Torvalds, agli
albori, sostenendo cose fantastiche, relative ai microkernel (dalle
performance alla stabilita'). A vent'anni di distanza, la storia, ci
ha dimostrato che tutte queste fantasticherie sono rimaste solo sulla
carta, e che quanto prodotto dal suo team (mi riferisco a T.) non sia
utilizzato da nessuno (il che ovviamente non toglie nulla al valore di
ricerca dello stesso). Nel frattempo - sempre la storia - ha dato
ragione alle tesi di Torlvads.

Insomma, a me da' l'idea di quello che il vernacolo romano ben
identifica come "rosicone".
Con la fastidiosa differenza di non riuscire ad ammetterlo, parandosi
dietro a fantomatiche scuse (i commenti apparsi su LWN relativamente
all'articolo sono un ottimo spunto di ragionamento). Cade a mio avviso
nel solito errore: ipersemplifica i fatti per sostenere che lui sia
super cool, e il mondo super cattivissimo.

Se unisco a questo il fatto che gli ci siano voluti quasi vent'anni
per rilasciare il codice in forma libera. Per altro, non è che mi pare
ci sia molta farina del suo sacco nei sorgenti...

Tosto che non abbiamo piu' l'eta' per fare dei flame, la vera domanda
è: cosa ci può insegnare il percorso del progetto di Minix?
Io temo che la filosofia di Ruffoni sia, alla fine, quella vincente.
Il nostro, discutendo con il vicino della gestione dell'orto,
contrapponeva l'idea del "poco fatto piano e bene", al "tanto fatto a
cazzo".
Temo che anche con i sistemi operativi vinca la seconda...

Faccio sempre fatica anche a ricordare il cognome di un altro rosicone
che fatica ad ammettere il fallimento dell'incredibile sistema
operativo che ci aveva promesso... uhm... mi pare che di nome faccia
Riccardino...

Dai, scherzi a parte, se vogliamo discuterne davvero mi pare che
l'aspetto interessante riguardi le complessita' - tecniche e
manageriali - per creare/sviluppare/gestire un sistema operativo (e di
come questo abbia assolutamente bisogno di nuovi approcci e
stravolgimenti di peradigma). Sicché me ne sto zitto, perché a
riguardo mi pare di non avere nulla da aggiungere a quanto gia'
apparso sempre su LWN.

Baci a tutti,
Gelma



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