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[LugBS] Linux nelle scuole (e nell'amministrazione pubblica)

Andrea Gelmini andrea.gelmini a lugbs.linux.it
Mar 7 Set 2010 14:12:48 UTC
Il 06 settembre 2010 16:22, Edoardo Maria Elidoro
<edoardo.elidoro a gmail.com> ha scritto:
> Windows con una distribuzione Linux? Da come parli delle "aule Ubuntu"
> mi pare sia meglio orientarsi verso la prima...

Si tratta di procedere per gradi.
In un mondo ideale il software libero dovrebbe essere la scelta
principe per la scuola.
Poiché inizialmente c'è un problema di linguaggio, di rapporto da
costruire, ecc, è importante
procedere per gradi.
Proponi loro il software libero, vendendogli quell'insieme di vantaggi
che possono fin da subito
comprendere.
In particolare, posso avvicinarmi al software libero gradualmente,
senza dover stravolgere le mie
abitudini informatiche? Certo, puoi utilizzare degli applicativi
liberi, anche su sistemi chiusi (Microsoft, Apple, ecc).
Quando avranno dimestichezza con alcuni di questi strumenti, potrai
proporgli il passaggio a Linux,
sfruttando il fatto che, a quel punto, non sara' tutto nuovo.
"Vedi? Gimp è uguale, OpenOffice è uguale, Firefox è uguale, ecc."
Così spazzi via timori, remore, ecc.
Linux deve diventare una scelta loro, non una forzatura a monte.

> per win), Firefox/Chrome. E se lui mi risponde: "che me ne faccio, tanto
> ormai quello che ho l'ho comprato, non mi faresti risparmiare nulla" io
> che dico?
Oddio, questa domanda non te la fara' mai, perché il costo informatico
all'interno di una struttura, e in particolare di una scuola,
travalica la mera questione delle licenze.
Faccio qualche esempio pratico:
a) la scuola di Castenedolo aveva client Windows 98 che andavano
re-installati ogni settimana. Sono passati a Ubuntu 7.x. Finite le
re-installazioni. Risparmio di tempo e quindi di danaro;
b) l'insegnante che insegna/fa utlizzare strumenti chiusi agli alunni,
poi si vede obbligato a spacciare copie pirata agli stessi, perché è
impensabile che le famiglie possano permettersi di sobbarcarsi certi
costi solo per le mere licenze; ma questo è reato, si legano quindi
discorsi di legalita' e opportunita';
c) l'utilizzo di software libero permette la massima liberta' nella
gestione del parco macchine. Vi sono aule con installazioni Ubuntu
dedicate al solo funzionamento di taluni applicativi. Ora, fatto il
quadro della situazione, ai fini didattici non vi è nessuna esigenza
di stare al passo né con l'hardware, né con il software;
d) sempre in relazione al punto sopra, operazioni di modifica hardware
del parco macchine, non richiedono interventi speciali. Una macchina
con Ubuntu la puoi ribaltare quanto vuoi, dal punto di vista hardware,
e fatto salvo rare eccezioni, tutto funzionera' senza batter ciglio.
Con i sistemi proprietari non è esattamente così.

Il discorso è molto più ampio e articolato, ovviamente.
Detto questo, partendo da questi punti puoi ricavarti tutto il resto.

A presto,
Gelma




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