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[LugBS] Linux e scuola

Emanuele Bonardi bonna1979 a gmail.com
Mer 3 Mar 2010 00:27:30 UTC
Allora ..
1) prima cosa bisogna capire che informatica fanno alla scuola dove è
iscritta sua figlia e quali programmi usano e vedere se ci sono
alternativi open source.
2) cercare di coinvolgere 1 o 2 insegnati di ruolo della scuola a
iniziare a provare a fare la migrazione usando un sistema dual boot e
non subito solo linux
3)e' buona cosa avere un supporto tecnico iniziale del tipo
installazione e gestione se gli insegnanti non sanno fare nulla ma solo
accendere e usare i 4 programmi windows e 4 bottoni non si va molto
lontani. Quindi serve formazione.

Per esperienza insieme agli altri ragazzi del lug la cosa fondamentale è
che sono i professori interessati a fare il passo e non il contrario. Il
progetto linux nella scuola è partito a Darfo perchè ci sono dei
professori molto volenterosi che si stanno dando da fare per cambiare.
Ovviamente a scadenza quindicinale ci si ritrova per fare formazione, ma
il grosso viene fatto dai professori.

L'approccio del tipo installati ubuntu e provalo può andar bene
inizialmente, ma in una realtà scolastica come elementari e medie va
valutata insieme al corpo docente e preside. Se poi si parla di Liceo
bhe li la cosa è più difficile perchè dipende molto dal professore che
fa informatica. Oggi fare informatica per il 99% degli insegnati è usare
Word, Excel, Power Point, Access, Cad, Photo Shop ecc, quindi
addestramento all'uso di uno specifico software. Quindi per prima cosa
bisogna capire che programmi usano e per fare cosa.  Luisa se hai
suggerimenti ben vengano ;)

Cordialmente Emanuele



Il giorno mar, 02/03/2010 alle 23.10 +0100, Luigi Fraccaroli @Tele2 ha
scritto:
> Buondì,
> 
> vorrei sapere per cortesia quale approccio adottate per iniziare
> l'introduzione di soluzioni open source nelle scuole.
> 
> Porto l'esempio del liceo ***, presso il quale vorrei iscrivere mia
> figlia per il prossimo anno scolastico. Ho partecipato recentemente
> all'open day organizzato nella scuola, durante il quale ho scorto
> numerosi PC (nei laboratori di informatica ma anche per altre
> attività), tutti con software proprietario.
> 
> Ho quindi mandato la seguente mail al Comitato Genitori della scuola:
> 
> "Buongiorno,
> sono genitore di una ragazza di terza media che potrebbe iscriversi al
> *** per l'A.S. 2010/2011.
> ...
> In riferimento ai numerosi computer utilizzati nella scuola, vorrei
> sapere per cortesia
> - se è quantificata la spesa annua in licenze software necessarie per
> aggiornare sistemi operativi e pacchetti applicativi;
> - se è stata presa in considerazione l'ipotesi di avvalersi di
> soluzioni open source/ che sono (oltre che gratuite) in linea con la
> vocazione 
> "sperimentale" della scuola e -per definizione- aperte alle modifiche
> degli utenti-programmatori.""
> 
> ricevendone la seguente risposta:
> 
> "Buon giorno, sig. Luigi.
> Noi genitori degli studenti di qs. *** condividiamo ed apprezziamo
> molto anche la Vs. impressione.
> Per gli ambienti software Open-Source ci siamo interessati, ma è un
> tasto molto delicato da affrontare, richiede molta volontà di
> cambiamento, e di  risoluzione di problemi, che se non viene
> costantemente supportata, anche in modo spontaneo, non fa decollare la
> "novità " !.
> A presto !"
> 
> In questo caso i tasti da pigiare sono due:
> - la spesa per le licenze
> - il grande impulso alla programmazione che verrebbe dall'adozione di
> sistemi operativi e programmi a sorgente aperto.
> 
> E torno quindi alla domanda iniziale: da che parte cominciate per
> proporre ad una scuola un percorso di avvicinamento al problema e
> successiva sostituzione dell'intero parco software?
> 
> Grazie per l'attenzione
> Luigi Fraccaroli
> 
> -- 
> ********************
> 
> Rispetta l'ambiente: se non ti è necessario, non stampare questa mail.
> Please consider the environment before printing this mail note.
> Bv. respekti la medion: ne presu sen neceso tiun ĉi mesaĝon.
> 
> --------------------------
> Luigi Fraccaroli
> via Crocifissa di Rosa 63
> IT-25128 Brescia
> tel. (+39) 030 306809
> fax  (+39) 030 5103111
> cell (+39) 348 7842198
> -- 





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