linux user group brescia

Il 17 marzo 2009 20.39, Giuseppe Longobardi
<giuseppe_longobardi a yahoo.it> ha scritto:
> Al di là del compenso economico, comunque giustamente dovuto per il lavoro di configurazione e per la fornitura del
> pc filtro, volevo domandare se utilizzare software open senza che il cliente possa saperlo è una cosa prevista dalla
> gnu. E se in questo caso viene infranta la licenza gnu, come fare a imporre i limiti?

Tieni presente che la licenza GNU è stata scritta anche con degli
avvocati, questo per dire che ha pieno valore legale.
Ci sono stati nei corsi degli anni diverse violazioni, alcune anche
piuttosto clamorose. Nella maggioranza dei casi basta segnalare alle
parti (autore, FSF e, soprattutto, attore della violazione) per vedere
risolto il tutto. Diversamente si approda in tribunale.¹

Esiste una linea di valutazione passo-passo per capire se si è in
presenza di una violazione.²
E' un documento molto utile, anche se è assolutamente necessario
tenere presente *bene* i contesti in cui ci si muove, nel senso che è
comune che il cliente/utente finale non abbia interesse/cognizione
della questione licenze software.
Personalmente, per fare un esempio concreto, ogni volta che consegno
il CD con i sorgenti del software installato/utilizzato/scritto da un
cliente, lo vedo sempre riporre nella
pila-dei-CD-che-domani-li-buttiamo, con l'invito a tagliare corto
sulle questioni di licenza visto che "l'importante è che funzioni".
Lascio immaginare un'eventuale risposta di questi alla domanda: "Ma ti
hanno dato i sorgenti?" (anche solo a distanza di qualche giorno).

Ciao,
gelma

n.b.: ho dimenticato prima di mettere il riferimento alla licenza di Squid.³
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¹ Andrebbero aggiunte delle note sul diritto internazionale, con
annessi e connessi. Ma non mi sembra il caso ora.
² http://www.gnu.org/licenses/gpl-violation.html
³ http://www.squid-cache.org/Versions/v2/2.7/COPYRIGHT.txt