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[LugBS] customizzare ubuntu

Andrea Gelmini andrea.gelmini a lugbs.linux.it
Mer 18 Feb 2009 14:14:23 UTC
2009/2/18 lele bonna <bonna1979 a gmail.com>:
Ciao lele,
   ne discutiamo in dettaglio alla riunione, ad ogni modo, la butto
gia' qui per poterne discutere in piu' persone.
Lungi da me l'idea di voler inficiare il tuo entusiasmo, o di far
passare l'idea che non si stia apprezzando tutto il tuo
sbattimento/impegno, mi permetto di sollevare alcuni punti di
perplessita'.

> Una schermata di login con i riferimenti del lugbs e meetup
Perchè rebrandare una cosa che altro non è che un'installazione ubuntu?
Voglio dire, se si vuole sottolineare il recupero della
macchina/hardware, meglio un adesivo sul case.
Non solo. Personalmente mi piace piu' l'idea che passi il concetto,
all'utente, di stare ad utilizzare il frutto di un progetto a respiro
mondiale.
Piu' che *chi ha installato cosa*, mi piacerebbe lasciare i
riferimenti di dove trovare materiale e risposte (per esempio i forum
di ubuntu, e così via), per poter utilizzare appieno il nuovo
strumento. Far passare l'idea che segnalare un bug, o scrivere due
righe di tutorial, vada a beneficio del mondo, potenzialmente, e non
solo degli amichetti intorno.

Inoltre, i linari (come alcuni ci chiamano) hanno dovuto lavorare anni
per riuscire a smontare l'idea che il movimento del software libero
fosse una questione politica, in luogo della mera questione tecnica.
L'associazione con il MeetupBS (a livello di percezione esterna), per
il Lug, è da valutare bene-bene-bene, per piu' ragioni.
L'idea del "il lug ha dato una mano al Meetup di Brescia a fare
questo", ci puo' stare.
L'idea che il LugBS e il MeetupBS siano, magari non sposati, ma un po'
fidanzati, è un rischio che non possiamo correre.

Mi ripeto per evitare fraintendimenti: il Lug da' supporto,
volentieri, da anni alla diffusione informatica a chiunque ne faccia
richiesta. Ma il LugBS resta sempre il solito single, per restare al
paragone sopra, con una vocazione prettamente tecnologica.

Vanno definiti pochi obiettivi ma molto chiari: si vuole dare
hardware? insegnare del software? o dare assistenza sistemistica?
La domanda sembra banale, ma in realta' coinvolge risorse/tempi/modi
completamente differenti. E questo va valutato bene a monte, visto che
le nostre risorse, soprattutto in termini umani, sono molto molto
limitate.

> uno splash sreen modificato magari un logo linux o qualcosa di carino e un
> tema con sfondo più carino del color cacca che usano di solito.
> Poi direi di integrare open office 3.0 e non il 2.4
> Ovviaente parto da una release 8.0.4 LTS per il semplice fatto che ogni 6
> mesi fare il passaggio di versione è un suicidio direi che una ogni 3/4 anni
> va benissimo e poi bisogna dargli un OS stabile con assistenza pluriannuale.
> Altro bhe k3b, thunderbord e i programmi per la didattica.

permettimi: prova a immaginarti a usare, oggi, una distribuzione di
3/4 anni fa...
tieni presente che le release a 6 mesi non ti obbligano a passare alla
nuova ogni volta. puoi benissimo andare avanti con il supporto solo di
sicurezza fino a che anche questo non cessa, e poi passare alla
release piu' recente.
ma gia' attendere un anno la vedo dura. domani uscira l'ennesimo
formato cazzillo di microsoft, che se openoffice non legge, tutte le
scuole cominciano a chiamarti e a chiederti come fare...

> cmq grazie per la dritta, ma penso che farò una iso usando una strada
> alternativa magari ci impiego di più ma per lo meno non divento pazzo ;)
due punti:
a) strade alternative possono essere piu' immediate, ma rompono anche
facilmente lo schema di gestione. esempio banale: incastri non a
pacchetti le tue modifiche e, nel migliore dei casi, gli update ci
passano sopra, nel peggiore non è piu' possibile fare update;
b) farsi una propria distribuzione in casa è una forte tentazione, che
prima o poi colpisce tutti gli smanettoni, un po' come i programmatori
che vogliono farsi tutti il proprio framework... ora, customizzare,
qualsiasi sia la strada che tu scelga, si rivela sempre un lavoro
mostruosamente oneroso in termini di tempo (una sera che hai voglia
esci con Paolini e fatti raccontare EduKnoppix); non solo, cio' che
fai resta relegato al tuo mero ambiente, così come le migliorie
dall'esterno vengono minate.

Per farla breve, leggendo cosa vorresti fare io ti direi di prendere
la strada piu' semplice, ovvero realizzare un tema per gnome/ubuntu.
In questo modo non dovrai ricostruire da zero la distribuzione, ma
semplicemente potrai realizzare, in un secondo tempo, il .deb con il
tuo tema, che potrai cominciare a installare nelle realta' dove ti
interessa, e che a quel punto potra' condividere con tutti gli
aggiornamenti futuri di Ubuntu.
A quel punto, dovesse farti comodo, potrai ripacchettizzare Ubuntu,
avendo pero' gia' non solo esperienza, ma anche i singoli elementi
gia' pronti, potendoti focalizzare su un singolo problema per volta,
non sull'insieme.

Personalmente ho sempre fallito sui progetti mastodontici.
Meglio un passetto per volta.

Ci vediamo alla riunione,
gelma

n.b.: non ho modo ora di rileggere quanto ho scritto. Eventuali errori
o infrantendimenti sono da attribuire a gmail.

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