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Creazione archivio parrocchiale

a.occhi a postino.it a.occhi a postino.it
Mer 7 Dic 2005 18:26:07 UTC
Scrive andrea gelmini <andrea.gelmini a lugbs.linux.it>:


> 
> Potrebbe essere percorribile, ma solo in funzione di tutte le valutazioni
> del caso che solo tu puoi fare, l'utilizzo del filesystem come sorta di db.
> Per esempio, se ci limitiamo ai dati che indichi, e se possono rispettare
> tutti i limiti in termini di lunghezza che piu' avanti comprenderai,
> si potrebbe creare ogni singola foto con il filename strutturato nel
> seguente modo:
> 
> 1_Campanile_Altezza 50 metri_.jpg
> 
> Se le foto fossero piu' d'una puoi far diventare ogni singola entry una
> directory, oppure aggiungere un campo di numerazione.
> 
> A questo punto a colpi di ls o find puoi ottenere cio' che vuoi.
> 
Questo potrebbe essere un approccio, ma ha un problema: mi risulta praticamente
incasinato rinominare il file con la descrizione, ok potrei scrivere uno script
che legga un file di testo con le descrizioni e rinomini i file a riguardo...

> Ovviamente bisogna anche vedere di quanto materiale si tratta, in ogni caso
> tieni presente che non sei obbligato ad utilizzare il solito iso 9660 per i
> CD, puoi anche utilizzare altri filesystem. Certo, il top sarebbe
> probabilmente una struttura come questa su un filesystem supportato da
> tutti i sistemi operativi (in questa maniera ti garantisci anche che tra n
> anni non debbano appoggiarsi a te per controllare/rivedere il materiale).
> 

Non ho idea di quanti oggetti possano essere, ma temo (per il lavoro che dovrò
coordinare) che saranno svariate centinaia di oggetti.

> Lo stesso gioco lo puoi fare anche con un utilizzo furbo dei symlinks (ma
> torniamo al discorso del filesystem).
> 
> Come ulteriore evoluzione potresti pensare di parsare il tutto al fine di
> realizzare alcune pagine .html che facciano da frontend con menu appositi,
> ecc.
>
Carina l'idea, e neanche particolarmente incasinata 
> > Dovendo ripescare il tutto tra 5-10 anni non vorrei dare l'anima per
> recuperare
> > un vecchio portatile e riinstallare versioni vecchissime del programma x
> (come
> > per altro già mi è successo, ho dovuto ripescare uno Z80 con il DOS
> 3.1)...
> l'accessibilita' nel tempo delle informazioni archiviate non è banale...
> anche il governo inglese ha avuto antipatici problemi a riguardo.
> 

La differenza è che loro possono pagare un informatico per scrivere il
programma
che traduce dal formato usato in passato a quello attuale, ma la parrocchia di
Vezza no...


> L'argomento è interessante, percui potresti anche tenerne un incontro
> nell'ambito degli "incontri serali" del lug.
> 
Ci si può pensare...
> ciao,
> gelma
> 
grazie e ciao
Andrea





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