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Luca Coianiz luca a coianiz.it
Dom 23 Nov 2003 17:05:34 UTC
On Sun, 23 Nov 2003, iDave wrote:
>22-11-2003 19:22: Luca Coianiz ha scritto:
>> Il sistema Apt/Dpkg ha sicuramente altri pregi (tipo l'installazione
>> tramite apt-get) ma questo mi pareva uno dei più interessanti.
>Non dimentichiamo portage che scarica tutti i sorgenti e compila con un solo
>comando...

 Io non mi focalizzerei sullo "strumento": il target del mio discorso NON
era certo arrivare a "meglio Apt piuttosto che RPM" (o "meglio portage..."
ecc.): le guerre di religione e, in questo caso, la disquisizione sulle
proprietà degli strumenti m'interessano poco (con questo non voglio dire
che tu ne stia iniziando una, capiamoci). :)

 La cosa che cercavo di capire è se era possibile arrivare ad un "formato
comune di pacchettizzazione" (possibilmente con un "nome terzo") che
riassumesse le migliori caratteristiche di quelli presenti e che potesse
esser preso come "standard" (anche de facto) senza penalizzare per questo
gli applicativi (RPM, Apt, portage, ecc.) che sarebbero stati utilizzati per
interfacciarlo.

 Dopo, ovviamente, ognuno è libero di scegliersi l'interfaccia che
preferisce, secondo la filosofia Linux. :)

>> (...) o per arrivare a disporre di "un DeskTop Manager di
>> riferimento" che ci faccia (finalmente) mangiare gli spaghetti sulla testa
>> di M$
>Beh, KDE con Keramik già lo fa...
>> (e, magari anche di Apple)?
>Sarà dura.

 Infatti... credo che se il target sarà un "qualità superiore ad Apple"
questa potrà essere raggiunta solo con l'aiuto della stessa (ad es. rendendo
GPL le librerie di Acqua)... ma probabilmente finirebbe per prevalere,
penalizzando KDE e GNome.

 Diciamo che l'"ambito grafico" in questo momento non mi preoccupa poi
molto: chi preferisce un ambiente "rustico" gestisce il proprio server
direttamente dalla console di testo, chi invece ha preferenze per le
particolarità dell'uno o dell'altro ambiente (per questioni funzionali o
estetiche) può comunque fruire dei pacchetti realizzati per entrambi (sempre
che rispettino i dettami della propria distro)... quindi un buon grado di
interoperabilità che non dovrebbe creare "disagio" in chi vuole passare a
Linux in ambiente grafico: al limite li installa tutti e due e sceglie dopo.
(non una cosa limitante ma, finalmente, una vera scelta).

>> Ora... immagino quel che state pensando: "tanta bella (ed inutile) teoria"
>> eh?  ;-)))
>> Beh... mi sa che se tutta questa "teoria" non diventerà anche "pratica" non
>> dico che Linux andrà a morire (mi pare un fenomeno troppo ampio per
>> spegnersi così, senza una buona ragione) ma in confronto a sistemi più
>> "coerenti" (anche se sicuramente non migliori) ne uscirà sempre un pò
>> "menomato".
>Effettivamente la "mania" della libertà di scelta è il limite di linux...
>La libertà di scelta va bene, ma deve esserci uno standard da cui uno, poi,
>se vuole, può uscire...

 Direi "uno standard su cui si può costruire" a volontà: nessuna limitazione
sul COSA vuoi costruire, mentre un minimo di guidelines sul COME (le stesse
che devi seguire se vuoi mettere le mani sul kernel o nel filesystem).

>> Non voglio dire che Apt debba lavorare "come RPM" (o viceversa: so che ci
>> sono dei tool "di convergenza") ma non si potrebbe, per esempio, (dico una
>> cazzata... tanto a questo punto, con tutte quelle che ho già detto... ;-)
>> usare un "formato unificato e terzo" tipo repository-CVS da usare tramite
>> Apt o RPM?
>Aprpm ;-)))

 Come dicevo, non ha importanza (mentre adesso ne ha) quale applicativo
sceglierai, ma sarebbe "simpatico" che i packages avessero UN formato
standard.
 Lo so cosa diranno gli Slackwaristi: lo standard già c'è e si chiama
.tar.gz, ma mi permetto di non essere d'accordo: se sono stati sviluppati
formati come .rpm e .deb vuol dire che una "necessità di andare oltre"
effettivamente c'è... magari non in ambito hobbystico, magari solo in
quello business, ma c'è: a questo punto l'assenza di un formato comune
rallenta la diffusione di Linux soprattutto tra i "non tecnici" (che i
tecnici, si sa, oltre alla maggior libertà di scelta, hanno anche una
maggior capacità di trattare le varie opzioni, come leggo da chi si
compila i nuovi kernel "instabili").

>> Vabbè... speravo di scrivere veramente solo "due righe" ma è proprio vero
>> che (A) non ho il dono della sintesi e (B) ho ancora molti dubbi
>> sull'argomento "Linux e dintorni"... a volte mi chiedo se "non sarebbe
>> meglio passare a FreeBSD" e farla finita (e liberare anche voi della mia
>> ingombrante presenza).  ;-))))
>E invece no, mi sembra che questa discussione stia diventando costruttiva.

 Lo spero proprio, anche perchè penso che "siamo solo noi" a poter portare
avanti un'idea che non sia "business" e poter fornire un contributo a
"filoni" come Debian che sono una delle nostre poche possibilità di non
finire con sistemi blindati in un prossimo futuro: la "guerra attiva" è già
in atto (v. anche le mosse di IBM, Sun, Novell, RH, SCO, ecc.) e noi
rischiamo di rimanerci "presi dentro" senza poter poi reagire: alle grosse
aziende (anche quelle "amiche" come IBM) fa molto comodo il "divide et
impera"... prima troviamo un sistema comune di agire e meglio sarà per noi,
l'Open Source e l'informatica libera.

>Peccato che nessuno qui contribuisca...

 IMHO hanno (giustamente) paura che la cosa degeneri in un "gran casino"
com'è stato per le volte precedenti in cui ho provato a buttar lì
l'argomento: si è quasi immediatamente degenerati in piccole lotte "corpo a
corpo" in cui si finiva per analizzare "la tal opzione del tal prodotto"
(quando ho ampiamente ribadito che, a me, dei prodotti non me ne può fregare
di meno) e, in buona sostanza, il discorso è rimasto arenato in pieno
deserto.

 Non ho le capacità per dar corpo da un progetto del genere (e, a voler
essere sinceri, nemmeno per iniziarlo), altrimenti lo farei (come ho già
fatto per altri progetti/cazzata: il mio livello, purtroppo, è quello)... al
massimo, in questo momento ed al mio livello, posso fare il "grillo
parlante" tentando di dar voce al "disagio" di chi si deve confrontare con
il problema e sperando che "chi sa e può" decida che l'idea può valer la
pena di essere approfondita ed usi un pò di olio di gomito.

 Ma... tu ricordi cos'è successo al Grillo Parlante di Pinocchio, vero? ;-))

	Ciao,
		Luca





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