L'open source secondo Microsoft
DisKre Panza
demokrito a tin.it
Lun 10 Mar 2003 21:45:20 UTC
domenica 09 marzo 2003 Luca Coianiz ha scritto :
> Ok... il mio POV era, lo riconosco, piuttosto semplicistico.
> Sarebbe un grosso problema, nella tua azienda, usare una distro
> commerciale (RH, UnitedLinux o altro) e ricompilarla per i PC client
> che avete?
Sarebbe un "grosso" problema per me, dal momento che non mi sono mai
azzardato a ricompilare un kernel... e qua 'gnerebbe ricompilare pure
tutti i programmi!
Sono molto "limitato", lo so... ma ho altri problemi molto piu`
urgenti da risolvere...
> ....questo tipo di frasi "piuttosto cambio l'hardware" è proprio ciò
> che, in genere, ti costringe a fare MS con Win.
Ed e` proprio quello che Linux sta seguendo... Linux come lo
utilizzo da casa - quotidianamente - e` perfetto: non uso x, e punto.
Pentium 133 40Mb RAM. Text Only. Mai avuto un problema. (oddio, un
piccolo problemino ce l'ho, ma quello e` solo colpa mia, non del
"sistema")...
Ma il massimo che ho sul lavoro e` anche quel che - al massimo - ho
anche a casa: un K62 400 64 Mb RAM. E Mandrake ci gira cosi` cosi`...
> per quanto riguarda l'utilizzo "home" non ho mai visto di buon
> occhio i S.O. "pay" mentre per quanto riguarda l'uso aziendale non
> ho mai visto bene S.O. "gratuiti" (e non dico di proposito "free",
> che come sappiamo è un altro concetto): mi danno troppo l'idea
> dell'aziendina che pirata Windows con la scusa che "non ha i soldi
> per pagare un S.O." e poi compra macchinari per decine di milioni.
Quando ho preso "in mano" tutto l'ambaradan della Cooperativa, la
prima cosa che ho fatto e` stata "qua bisogna mettersi in regola". E
ho acquistato dos 6.22 piu` win 3.11 originali... (tra l'altro, dovrei
avere ancora da qualche parte qualche "pacchetto" originale ancora da
scellofanare... ;)
...la rigrazio per la domanda, perche' mi consente di esternare una
cosa che mi sta sul gozzo:
Utilizzando Windows - progressivamente nelle sue varie versioni -
non ho mai avuto bisogno di affidarmi a un consulente esterno. Questo
- da un punto di vista meramente economico - non ha mai inciso sul
bilancio della Cooperativa.
Passare a Linux significherebbe - per me - "passare la mano". Oddio,
forse... anzi, senza "forse"... ne trarrei giovamento... (per motivi
che non sto a spiegare e che non interessano).
Pero`, ripeto: nell'economia di una piccola azienda quale e`
la nostra Cooperativa, lasciare tutto in mano a un "esterno"
comporterebbe un investimento che non saremmo in grado di sopportare.
E non dico dal punto di vista economico, quanto dal punto di vista
della "formazione". Potra` far sorridere, ma ho penato due anni per
far fare un "corso base" di informatica agli "impiegati" in "Ufficio",
e a tutt'oggi mi ritrovo che continuano a chiedermi tutte le cazzate
che io speravo non mi chiedessero piu`, dopo aver fatto quel "corso
base"... forse me ne dovrei andare fuori dai coglioni, cosi` si
mettono di buzzo buono e iniziano a imparare...
Lo so, sembra un paradosso, ma sino a quando "c'e` Lui" - che poi
sarei io - chissenefrega? Mi chiamano a casa pure quando sono in
ferie!...
> Mi piace molto, per esempio, leggere i mex di Paolini e di Erix
> (ma anche i tuoi): nessun "giudizio" sull'argomento per come viene
> trattato dalla "controparte" ma un tentativo costante di elevare il
> livello della discussione inserendo "productive text" senza svilire
> le idee della persona a cui stanno rispondendo.
Hai solo dimenticato il Giuzzi... poi, per il resto, sottoscrivo.
--
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