linux user group brescia

immagine del castello

Archivio della mailing list

R: L'open source secondo Microsoft

Alessandro Bonometti bauno a inwind.it
Mer 5 Mar 2003 00:28:36 UTC
Luca Giuzzi wrote:

>Mah... qui potremmo perderci in una flame infinita... sicuramente e'
>vero che la curva di apprendimento per la linea di comando e' piu'
>ripida... resta il fatto che, a mio parere, la metafora del desktop
>non e' affatto cosi' intuitiva come si vuol far credere... 
>
Sicuramente anche volante, cambio e pedali non sono il massimo 
dell'ergonomia. Ma il 100% del mercato è in mano loro, non prenderne 
atto equivale a suicidarsi.

>Aggiungo un altro commento: quello che io (non utente novello, concordo)
>posso fare con 4 righe di shell puo' richiedere una ventina di operazioni
>distinte `mediante interfaccia grafica'; poco male dal punto di vista
>dell'intuitivita', ma da quello della effettiva produttivita'/facilita'
>d'uso le cose sono diverse.
>
Mai pensato di contestare la maggiore efficienza (in determinati 
frangenti) della linea di comando. Sicuramente tu la usi molto 
produttivamente, e francamente anch'io. Ma sono sicuro che il 99% degli 
utenti medi che anche tu conosci sono disposti a sacrificare un po' di 
efficienza a favore di una maggiore usabilità.

>>A dire la verità, quello di astrarre l'utente da ciò che sta sotto 
>>l'interfaccia grafica è di solito considerato un pregio e non un difetto 
>>:). Il problema sorge, ovviamente, quando qualcosa va male e/o c'è 
>>    
>>
>
>mah... una astrazione per essere effettivamente utile in quanto tale deve
>poter condurre pure ad una generalizzazione...
>
Allora mettiamola così: il volante non sarà il massimo, ma è sempre 
meglio di usare il mozzo. Il fatto poi che il volante non sia abbastanza 
astratto e generalizzato è forse un problema x te, ma non x la maggior 
parte di quelli che si pippano, in macchina, centinaia di km al giorno :-]

>>bisogno di andare a toccare qualcosa non contemplato dall'interfaccia 
>>grafica. In casi come questo la possiblità di pacioccare direttamente 
>>con gli "internals" del sistema è impagabile. Xò ritengo che comunque 
>>    
>>
>
>Mah... gli internals sono, per l'appunto, internals... teoricamente
>su di una macchina desktop non dovrebbero mai essere toccati se non
>(in casi particolari ed estremi) in fase di installazione... 
>
Ho detto esattamente questo.

>Beh... il tuo e' il sogno di "computer come elettrodomestico" (nel senso
> che all'utente finale interessa poco come funziona il telefono cellulare
> piuttosto che il televisore... eppure riesce ad impiegarli ugualmente).
>Personalmente ritengo che questo sia altamente improbabile venga mai
>realizzato (nota bene: non sto dicendo sia un male, anzi...) per il
>semplice fatto che le variabili da considerare sono troppe e la stessa
>flessibilita' del calcolatore rende il tutto praticamente impossibile:
>
Esistono anche le vie di mezzo: il fatto che la perfezione, come 
giustamente dici tu, non sia raggiungibile, non esclude comunque che la 
maggior parte degli utenti si cerchi il minor numero di complicazioni 
possibili.

>Mah... hai ragione ma faccio subito due obiezioni:
> a) il MAC, sino a MacOS X, ha basato la sua stabilita' sul controllo di
>  qualita' del software distribuito (oggettivamente di meno rispetto
>  quello per windows e molto piu' "centralizzato") piuttosto che sulla
>  architettura... tieni conto che sotto OS9 non c'era alcuna protezione
>  della memoria;
>
Non c'era neanche il multitasking preemptive, se è x questo. Ma ciò non 
impediva a milioni di persone di usare il Mac, con grande produttività, 
nel proprio lavoro. Evidentemente ritenevano i vantaggi maggiori degli 
svantaggi.

> b) il passaggio da OS9 ad OSX ha lasciato molti utenti MAC abbastanza
>  perplessi/delusi: il nuovo sistema operativo e' sicuramente tecnicamente
>  superiore, ma, pur basandosi su metafore e astrazioni simili a quelle
>  del vecchio, presenta abbastanza differenze da rendere la migrazione per
>  "vecchi" utilizzatori non completamente liscia.
>
Quindi :-?

>Questo detto, non voglio asserire che la GUI sia "malvagia" in se'; al 
>contrario... la critica che mi sento di fare e' che in generale avere
>la stessa flessibilita' a livello di "intefaccia grafica" che uno puo'
>raggiungere con una shell e' difficile...
>
Mai detto (né pensato) il contrario. Xò il problema è che, al 90% degli 
utilizzatori di PC, questa flessibilità non interessa e probabilmente 
non sanno neppure che esiste. Quando ci si rivolge a queste persone 
bisogna parlare un linguaggio diverso da quello che si parla, 
comunemente, in Linux.

> in particolare NON credo che
>la shell sia/debba essere un ambiente riservato agli "utenti evoluti" ma
>la considero parte integrante delle funzionalita' del sistema. 
>
Su questo dissento fermamente. Non tutti fanno i ricercatori 
universitari o gli informatici. X quale motivo dovresti andare a 
spiegare ad un avvocato o a un medico (tanto x fare un esempio) il 
funzionamento di una shell? Nel 99% dei casi la GUI consente loro di 
lavorare al massimo della produttività...magari ci saranno dei casi in 
cui, da shell, otterrebbero risultati migliori in minor tempo, ma sono 
veramente un'infima minoranza.


-- 
Bauno - Eurydices, oro, properata retexite fata!
Prima regola del lifestyling: non copiare. Inventa.





Maggiori informazioni sulla lista Lug