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R: Linux Mission Impossible I

Vernia Damiano melkor.x a tiscali.it
Ven 7 Feb 2003 09:56:22 UTC
On Fri, 7 Feb 2003, cartolina wrote:
> >Il mio 386 server ci mette molto meno.
> e alla fine mi interessava far partire X e basta, e avevo una scheda

	Altro discorso allora. Il 386 X se lo sogna.

> ancora, non ne so abbastanza, un seminario di questo tipo sara'
> interessante

	Credo anch'io. Altrimenti non lo proponevo nemmeno.

> >	Dalla variabile d'ambiente DISPLAY. Quella dice ai "programmi che
> >girano sotto X" a quale server devono mandare i comandi
> ancora piu' facile, montare gdm sulla macchina potente (server di

	Ehi, per me vai sul complicato. Ti ricordo che il primo argomento
per il quale mi sono proposto come relatore e' "Come rendere insicuro un
sistema usando il suid bit"...
	Sono altresi' convinto che la mia _non_ soluzione sia una _non_
soluzione. Era solo un "da dove cominciare..." (...per capire)

> fra l'altro, montando un cd live - ho provato con la slack - puoi usare il
> server principale,
> quello intoccabile con su un windows da 5 milioni, senza toccare il disco,
> e funziona, se hai ram. ah!

	Non ho capito nulla, salvo il fatto che 5 milioni per un losezozz
non ho intenzione di spenderli.

> >	Se qualcuno e' prondo a preparare con me una "relazione" mi faccio
> >avanti. Da solo pero' non me la sento,
> per un pezzettino sulle X remote, magari, ci sono anch'io, ma non e' che
> sia granche'

	E abbiamo trovato il secondo relatore. Adesso serve qualcuno che
possa dire "No, quel pacchetto e' praticamente obbligatorio installarlo
cosi'". Qualcuno che ha esperienza "senza X"? Un debianista?

> magari scegliere una distribuzione che installi in testuale aiuta

	E come diceva Gelmini parlando della libc6 [tanto] tempo fa: "Le
fighetterie si pagano".

-- 
							Ciriciao
						LtC. Melkor?! B. Xapatan




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