Trasmissione seriale
Luca Coianiz
luca a coianiz.it
Dom 10 Ago 2003 08:58:05 UTC
Enrico Colombini said:
> On Sunday 10 August 2003 02:06, Luca Coianiz wrote:
>> Sei sicuro che non sia invece (quasi) il contrario?.. non ci ho mai
>> messo le mani direttamente (uso prevalentemente la LAN) ma ho come
>> l'impressione che lavorare con la seriale sia ancora più semplice (...)
> E' semplice se stai a livello di shell e devi fare una connessione
> banale;
Giusto... ho capito il tuo POV: se sei costretto a "customizzare"
parecchio la connessione allora DEVI servirti di un driver custom, in
quanto gli strumenti standard sono, per l'appunto... standard. :)
> non lo e' piu' se vuoi controllare la connessione carattere per
> carattere, definire i timeout, evitare ogni ingerenza dei caratteri di
> controllo, gestire a tuo piacimento le linee ausiliarie (RTS, CTS, DCD,
> DSR, ...), avere un timing ragionevolmente preciso (compatibilmente col
> multitasking) e cosi' via.
Domanda (a Francesco, a questo punto): ma un'apparecchiatura fornita per
dialogare su seriale, non "dovrebbe" seguire lo standard RS-232 (o 433)?
Ovvero: che ragione c'è di fornire il dialogo su seriale, senza un
terminale "custom" di controllo, e poi trattare le linee (fisiche) della
seriale in modo customizzato?
Non sono addentro come te nel ramo industriale, e peraltro so che a voi
ingegneri piace giocherellare con i fili ed i criteri per fare le cose
più strane... quando invece ci sono comodissimi standard da seguire ;))),
però IMHO ha poco senso OGGI una cosa del genere.
Ha senso (forse) taroccare una connessione LAN (che so... per usare il
doppio dei fili su un cavo Token-ring) oppure taroccare una seriale su un
robottino costruito al risparmio (tipo quelli di Alberto: seriale su tre
fili, di cui uno era la massa)... ma taroccare una seriale, uscendo
volutamente dallo standard, su un tipo di connessione oramai "vecchio" e
stabilizzato non so che benefici possa portare, dato che non siamo più in
ambito sperimentale.
>> Domanda: perchè un serial-driver "custom"?
> Per poter fare quanto sopra senza troppa fatica e senza passare per la
> shell, cosa che in alcuni casi e' sconsigliabile.
Ma, a parte programmi di controllo automatico, per eseguire l'interfaccia
utente (brutale tty oppure ncurses) non sei comunque costretto ad aprire
almeno una minima shell? (che poi sarebbe lo standard di Linux)
> Per Windows mi scrissi tempo fa un driver, o meglio un wrapper attorno
> alle chiamate Win32 (macchinose e cervellotiche, ma comunque
> funzionanti) per poterle usare in modo umano, e da allora uso quello.
Probabilmente perchè (butto là) dovevi fare l'interfaccia di controllo in
"modo Windows" mentre il tuo programma doveva lavorare in modo custom con
la seriale: due cose che si sposano probabilmente poco.
E' una baggianata se dico che non avresti avuto questi problemi con una
macchina DOS (con l'interfaccia "tipo Norton Commander")?
> Lo stesso dovrei fare per Linux, il giorno che decidessi di usarlo per
> applicazioni industriali. Una buona base di partenza potrebbe essere
> pySerial, il wrapper di Python.
Ma... sempre per avere un'interfaccia grafica?.. oppure Linux non ti
lascia mettere le mani sulla seriale come vuoi tu?
Ciao,
Luca
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