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materiale x linux e scuola

Daniel daniel.di.stasio a lugbs.linux.it
Mar 15 Ott 2002 16:47:40 UTC
Non sò se faccio bene ad allegare qui questo testo che mi pare
interessante come materiale per il Linux Day.

L'ho trovato qualche tempo fa e adesso penso possa essere utile come
bozza per un testo più approfondito ed esatto.

Eccolo qui:

Ci sono molte buone ragioni per adottare Linux come sistema operativo
client o server.
Nel caso della scuola, le buone ragioni sono più numerose che in altri:

Fattore economico: 
la scuola in generale e la scuola italiana in particolare non nuotano
nell'oro. Sarà sempre più necessario ridurre i costi, specie in vista
della, vera o presunta, autonomia. In "circostanze normali", una
stazione di lavoro (per un esempio: Windows 98/ME/XP + Office +
compilatori + programmi grafici) può richiedere fino a EUR 1.000. di
software, da moltiplicare per il numero dei computer disponibili. I
costi sono elevati anche nel caso dei piccoli istituti, e decisamente
intollerabili per le scuole di grandi dimensioni. La soluzione più
diffusa consiste nell'installare programmi illegali con la complicità di
rivenditori di pochi scrupoli e sperando che la Guardia di Finanza
chiuda, benevola, un occhio. 
Un'installazione standard per Linux, con StarOffice (1), Gimp (2) e gcc
(3) costa al massimo EUR 50., indipendentemente dal numero di macchine.
Lo stesso vale, con differenze di costo ancora più marcate, per
l'ambiente server.

Fattore ecologico:
(anche su questo punto come si diceva in riunione, non bisogna creare
false spetattive) 
Linux ha la ben nota capacità di consentire, pur se con qualche
rinuncia, un buon livello operativo anche con macchine ritenute
drammaticamente obsolete (i 486 o i vecchi Pentium con 16 MB di RAM).
Non è pensabile, per una scuola, rinnovare completamente il parco
macchine ogni 2-3 anni per adeguarsi alle ultime novità in fatto di
sistema operativo o programmi applicativi. Installando software libero,
sarebbe possibile liberare gran parte delle risorse ora destinate a
prodotti proprietari per altri scopi (libri, hardware, ...stipendi?).

Fattore etico: 
l'idea di affidare ogni aspetto dell'informatizzazione della scuola e
della società civile ad una sola ditta, la Microsoft, riesce piuttosto
sconcertante. 
(qui si potrebhe soffermarsi per qualche minuto per parlare di TCPA e
Palladium e i pericoli che comporta lasciare i documenti in ballia della
Microsoft)
Per questo, è opportuno che tutti (studenti, professori e altri
operatori) abbiano coscienza non solo che computer non vuole dire
necessariamente Microsoft, ma che esistono diverse alternative di pari
e, in certi casi, migliore qualità anche se gratuite.

Fattore didattico: 
Linux sembra fatto apposta per la didattica. La disponibilità di
materiali, la possibilità di lavorare direttamente sul codice sorgente,
gli strumenti standard per la realizzazione del software lo rendono la
scelta migliore per comprendere cosa significhino davvero informatica e
Internet.

Fattore pratico e di sicurezza: 
anche se non è un aspetto primario, l'adozione delle tecnologie Linux
permette di controllare meglio l'operato degli studenti e di limitare la
loro propensione alla distrazione durante le ore di scuola.

Purtroppo, la strada per l'adozione di Linux è lunga e, specie
all'inizio, irta di difficoltà. Occorre essere consapevoli di tutti gli
ostacoli prima di lanciarsi in battaglie contro i mulini a vento. 

Inerzia: gli esseri umani tendono ad adagiarsi sull'esistente. Per
questo motivo, tutte le volte che si propongono novità o cambiamenti di
abitudini consolidate, ci si sente dire da colleghi e tecnici: ``Perché
mai, dato che il prodotto X lo fa già?''; oppure ``Benissimo, fate pure:
io non ne so nulla né voglio capirci nulla.'' Burocrazia: anche se,
negli ultimi anni, qualcosa è cambiato, l'assetto burocratico della
pubblica amministrazione non va per nulla sottovalutato. L'acquisto di
un calcolatore, la realizzazione di una rete interna, la connessione a
Internet significano pratiche che possono richiedere decine di passaggi,
tre preventivi a tre diverse ditte, l'approvazione da parte del
dirigente scolastico e di quello amministrativo, del collegio dei
docenti, del consiglio d'istituto... 

Assistenza tecnica (magari questo punto e da esporre in altri termini, e
come si diceva all'ultima riunione, sorvolare un pò): il software
commerciale fa dell'assistenza e del supporto uno dei suoi cavalli di
battaglia. Di fatto, però, ben pochi telefonano all'help desk Microsoft
per sapere come funziona il copia e incolla. Nel caso del software
libero, o Open Source, lo stato attuale è molto diverso: spesso le
istruzioni sono parziali e approssimative; possono verificarsi
incompatibilità impreviste e improvvise. In situazioni come queste
capita di trovarsi a terra. Tutti i problemi (o quasi) possono essere
risolti chiedendo aiuto su Internet, ma al prezzo di dover attendere 1-2
giorni per trovare una soluzione.

Ignoranza: purtroppo, la stragrande maggioranza degli operatori di
settore conosce poco o nulla di Linux e degli argomenti correlati. I
tecnici di laboratorio di solito sanno qualcosa di Windows, ma nulla di
Internet, di reti, di Unix, e di molto altro. 
Tra i rivenditori e tra chi garantisce l'assistenza esterna la
situazione è più o meno la stessa. Molti ignorano perfino che esiste la
possibilità di vendere computer senza Windows preinstallato.

Richiesta di prodotto ``mainstream'': si tratta della argomentazione
forse più insistente, e alla quale è più difficile rispondere. Alla
possibilità di lavorare con Linux si obietta che "tutti usano Windows''
(oppure Office, Photoshop, NT... fate voi); quindi, è opportuno che i
ragazzi imparino i prodotti standard, e non qualche altra, oscura,
"seconda scelta''. 
Il punto essenziale è, invece, che occorre insegnare le funzionalità dei
programmi, senza ridurre gli studenti a puri esecutori di comandi. 

Lo scopo della scuola non è addestrare, ma formare ed istruire.

Mancata percezione dei vantaggi: un ostacolo molto grave
all'introduzione di Linux nella scuola, anche se spesso inespresso, è la
mancaza della percezione dei vantaggi da parte dell'amministrazione e
dell'utenza. Si tratta di un problema di marketing interno difficilmente
risolvibile. 

A queste considerazioni se ne deve aggiungere un'altra, e forse è la più
importante di tutte: nella scuola non esiste alcuna forma di motivazione
o di incentivo che possa ripagare dello sforzo compiuto chi ha le
competenze e la voglia di sperimentare ed innovare. 
Capita di passare ore e ore ad installare Linux, configurare reti,
preparare testi per insegnare ai ragazzi come utilizzare questo "strano"
sistema operativo, e tutto gratis et amore. 
Non c'è da aspettarsi neppure ringraziamenti. Per questo motivo, occorre
essere forti e preparati. In ogni caso, e tutto considerato, i vantaggi
superano di molto gli svantaggi. 






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