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Sedare flame [Era: Bill Gates e il nostro presidente del Consiglio...]

Davide Arrigo davide.arrigo a lugbs.linux.it
Dom 22 Dic 2002 17:14:37 UTC
Alle 15:04, domenica 22 dicembre 2002, giorusconi a libero.it ha scritto:
> Visto che parlare di politica crea inimicizie (oltre ad essere
> palesemente OT)

continui a ripetere questa cosa ma non è vero che a dibattere di questo 
argomento ti crei dei nemici, non sei un pò troppo prevenuto?
ne stiamo discutendo ti pare? poi se alcuni di noi non credono che l'attuale 
governo promuova scelte di libertà in tema di sw nella P.A. e nella scuola, 
che male c'è. In fondo ti parlano di queste cose operatori del settore che 
tutti i giorni picchiano il muso contro questo muro di gomma.
Non si fanno affari commerciali alla vecchia maniera con l'opensource, si 
entra nell'economia della conoscenza e della ricerca, quella che la 
finanziaria 2003 sta uccidendo definitivamente tagliando le risorse.
Ecco che qui entra linux, dovete risparmiare e basta ci dicono.
Se a scuola usassimo solo sw open che farebbero quella truppa di marpioni e 
venditori che ci assediano continuamente? 
Poi per essere onesti l'alternativa linux nella scuola ha cominciato a 
prendere corpo dal 2000 in avanti, prima era troppo arduo proporre soluzioni 
opensource, soprattutto per la multimedialità, settore che ho seguito da 
vicino con i programmi di informatizzazione del ministero dal 1997 in avanti, 
dove tutt'ora non esiste un solo cd e/o corso didattico multimediale 
sviluppato per essere letto con linux.
Non solo,  per poter mettere sul ns server linux tutti quei: documenti, corsi 
e dispense in html abbiamo dovuto scrivere tutta una serie di utility per 
uniformare il "case" dei link alle pagine ed i nomi dei file e delle cartelle 
che li contengono. E' stato molto difficile star dietro a queste cose, poi 
con alcuni programmi per la multimedialità abbiamo dovuto arrenderci in molti 
casi.

> 1. Esiste una circolare del ministero dell'istruzione (circolare
> completa: <http://www.istruzione.it/news/2002/cm114_02.shtml>) che
> recita:
>
> [omissis]
> si raccomandano invece le seguenti linee d'intervento:
> [omissis]
> - l'utilizzo gratuito di programmi Opensource come Linux e altri
> applicativi didattici liberamente scaricabili su Internet in
> applicazione delle Linee Guida del Ministero dell'Innovazione e delle
> Tecnologie.
> [omissis]
Strano! mi sto imbattendo in questo periodo in un applicativo per le 
segreterie della scuola(quindi P.A.) che è stato volutamente richiesto e 
diffuso dal ministero. Siamo obbligati ad acquistare un database 
proprietario, che (nella configurazione consigliata nelle schede tecniche del 
ministero, indi doc. ufficiale) "deve" girare su Win 2000 server. Solo in un 
piccolo trafiletto è indicato che il suddetto DB gira pure su linux ma lo 
dobbiamo acquistare ad un prezzo elevato rispetto all'offerta M$ (ma và).
Insomma si dice una cosa e poi con il primo applicativo diffuso in tutte le 
scuole della repubblica si fa in modo che si compri M$? tralaltro il sw 
dovrebbe interfacciarsi con il DB del ministero e qui le indicazioni sono 
solo per prodotti M$. Non una sola parola per implementare un DB opensource 
come raccomanda l'UE ed anche il ministero per l'innovazione.
Ogni tanto, a dire il vero, qualche trafiletto per linux c'è ma chi si fida ad 
aquistare prodotti così costosi per server linux per essere costretti in 
futuro a cambiarli ed acquistare solo prodotti m$?
 

> 2. Esiste un documento del giugno 2002 intitolato "Linee guida del
> governo per lo sviluppo della società dell'informazione" che recita:
>
> "Va fatta un'approfondita valutazione, in linea con quanto sta facendo
> l'Unione Europea, sulla strategia open source per la Pubblica
> Amministrazione. I prodotti open source (per caratteristiche intrinseche
> derivanti dalle stesse modalità di sviluppo e di evoluzione) determinano
> vantaggi in termini di:
> 	contenimento dei prezzi
cosa che, ti ripeto, interessa tutti!!
> 	trasparenza (e quindi sicurezza)
> 	non dipendenza da un singolo fornitore
> 	elevata riusabilità
> 	accessibilità per le piccole realtà di sviluppo (economie locali)"
>
> (documento completo:
> <http://www.innovazione.gov.it/ita/documenti/lineeguidaocinfo020611.rtf
> Penso sia importante per tutti conoscerle, perchè sono una forte
> argomentazione per chiunque intenda far entrare linux nel mondo della
> P.A. e della scuola. [..........]
già, e se poi ti dicono che devi interfacciarti con un server win 2000 con 
prodotti sviluppati con access? che fai? a noi succede quasi sempre.
Io penso che se la P.A. non adotta infrastrutture di rete basate su sw 
opensource e compatibili con tutti i s.o. client ci prendono solo in giro, 
l'attitutdine di alcuni personaggi ad interpretare i gusti e le mode del 
momento (anche in ambito UE) si dimostra ancora aria fritta.
Il minisero della P.I. ci ha invitato calorosamente a sperimentare sw 
open-source nella scuola, è vero, ma solo con innocenti programmini per la 
scuola dell'obbligo. Di altro non si parla, almeno nei fatti.
Di proclami ne ho letti troppi, nei fatti adottare sw opensource è una scelta 
coraggiosa, ti mettono i bastoni tra le ruote continuamente perchè non 
ingrassi nessun fornitore.
Io non crederò mai a quello che scrivono se non mi permettono di fatto di fare 
scelte libere.
> In conclusione, se avete contatti con altre realtà vicine all'open
> source, fate girare queste due citazioni perchè mi sembra siano poco
> conosciute.
Perdonatemi la mail lunga e prolissa!!
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Davide Arrigo
Brescia
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