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R: R: R: perche' la gente usa ancora la redhat?

Luca Coianiz lcoianux a digitalbrixia.it
Dom 8 Apr 2001 23:13:20 UTC
----- Original Message -----
From: Maurizio Paolini <paolini a dmf.bs.unicatt.it>
>>> Dico la mia: perche' tutti pensano che l'esistenza di DUE sistemi di
>>> gestione pacchetti (deb e rpm) debba per forza essere una cosa
>>> negativa?  Io non credo!
>>  Infatti NON sarebbe, di norma, una cosa negativa, se non per alcuni
>> aspetti: se i pacchetti stessi avessero un formato standard (mi riferisco
>> al, credo, inesistente .pkg) sarebbe esclusivamente una questione di
>> preferenza verso un MODO di gestirli il fatto di usare Rpm piuttosto che
>> Apt.
> Il fatto e' che io intendevo PROPRIO riferirmi a differenze di fondo,
> sulla struttura stessa dei pacchetti.  D'altra parte (per cominciare)
> bisognerebbe intendersi sulla catena delle dipendenze e sulla scelta
> ben precisa di cosa deve finire in un certo pacchetto e in quanti/quali
> pacchetti deve essere scomposto un certo prodotto, ecc.

 Non voglio certo fare "quello che ne sa più degli altri" o difendere a
spada tratta una determinata idea (anche perchè, per definizione, ne so di
meno) e da tutti 'sti messaggi stanno venendo fuori parecchie cose
interessanti. :-)

> Un esempio:  tempo addietro il "telnet" era tutto contenuto nel
> pacchetto "telnet.rpm" (sia la componente server che la componente
client).
> Ora RedHat ha deciso di dividerlo in "telnet.rpm" e "telnet-server.rpm",
> con il vantaggio che ora e' possibile installare il solo "client" (non
> che io lo farei, intendiamoci, ma per una workstation gestita da uno
> che viene dal mondo windows puo' essere utile).
> Con un formato di pacchetti unificato, chi farebbe una tale scelta?

 Mettiamola così: in teoria non ci dovrebbero essere problemi se una distro
riporta telnet.pkg contenente, storicamente, tutto (client e server), come
non ci dovrebbero essere problemi a distribuire telnet-client.pkg e
telnet-server.pkg: è una scelta che il singolo distributore può fare (anche
se personalmente farei riferimento al team che sviluppa il pacchetto, o la
serie di pacchetti, in cui è compreso Telnet).
 L'importante è che le dependencies siano soddisfatte per il singolo
componente.

 Se poi caliamo questo discorso nell'ottica RPM/APT/PKGmanager non vedo dove
stia il problema: chi crea l'oggetto .pkg ha il dovere di
verificare che sia possibile inserirlo in una distro Linux.
 Il problema eventualmente si ha (penso) nel momento in cui le distro sono
tutte diverse ed il distributore (o un team di sviluppo) deve andar via di
testa per distribuire in sw in modo standard (quando lo standard non c'è):
alla fine ogniuno si preoccupa della sua... e chi se ne frega delle altre.
 Ed ecco che abbiamo Rpm, Apt, ecc.: non importa più che siano diversi,
tanto verranno usati solo entro i limiti di una determinata distribuzione.

 Ah... per correttezza: la mia è SOLO teoria. Non è che sia entrato nel
merito del lavoro di un team di sviluppo o che conosca le distro così bene
da poter dire "questo è bene, questo è male".
 Sto solo ragionando per ipotesi e "nice to have", oltre al poco che ho
visto.

>>  Siccome invece proprio il formato caratterizza lo strumento che lo va a
>> trattare (.deb e .rpm sono internamente diversi... o così pare) mi
>>permetto di essere in disaccordo sul fatto che sia un bene avere sw
diversi
>>per l'installazione dei pacchetti: tornando all'analogia con la mail
>>vorrebbe dire che i messaggi che vanno bene a Pine non possono essere
letti
>>da Mutt (anche se il contenuto ASCII della mail è identico).
>>  Vuol dire che inevitabilmente si creano DUE comunità: quelli che leggono
>> SOLO i messaggi spediti da Mutt e quelli che leggono SOLO i messaggi
>>spediti
>> con Pine (e mi limito a questi due... che già abbiamo esempi poco
>>edificanti con OutLook).
>>  Questa modalità di progettare il sw sembra più destinata a dividere il
>> popolo Internet, piuttosto che ad unirlo.
> Mah, il discorso e' molto articolato, e ci sono differenze su piu' livelli
> tra i formati deb e rpm.

 Non dico di nò... anche perchè ne sai sicuramente più di me in merito.
 Ma non saresti favorevole ad uno strumento che ti permettesse d'installare
qualunque software, dato che il formato dei suoi packages è standard ?
 Mi rendo conto che, detta così, sembra solo bella teoria (d'altro canto
"chi sa fa e chi non sa insegna" ;-)))))

>>> Allo stesso modo: mi sta benissimo che ci siano DUE scelta principali di
>>> Desktop grafico (GNOME e KDE), ed e' salutare che coesistano entrambe.
>>  Anche qui avrei qualcosa da dire... a meno che i programmi che girano in
> > KDE girino anche in GNome [...]
> E invece vanno... magari sono un po' piu' pesanti perche' si devono
> caricare librerie che non sono gia presenti, ma vanno.

 Non si finisce mai d'imparare. :-)

        Bye
        Sky






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