linux user group brescia

immagine del castello

Archivio della mailing list

R: R: Man in error

Luca Coianiz lcoianiz a w3.to
Sab 28 Ott 2000 18:26:55 UTC
From: andrea gelmini <bungle a linux.it>
> On Tue, Oct 24, 2000 at 03:11:34AM +0200, Luca Coianiz wrote:
>> 1) come fare a verificare i prerequisiti d'installazione ? (YAST lo fa
per i
>> cavoli suoi... sui suoi CD) [...]
> non conosco yast, ma qualsisi gestore di pacchetti di una distribuzione
> deve permettertelo.

 Infatti YAST lo fa (è il gestore d'installazione di SuSE). I problemi
nascono quando (A) installo qualcosa al di fuori della distro e (B) quando
quel qualcosa non è in formato .rpm

>> 2) una volta che sono (miracolosamente) riuscito ad installare... come
>> faccio, se mi va, a disinstallare (magari a distanza di tempo) SENZA
>> compromettere l'integrità (sacra) del sistema ?
> se son pacchetti non c'e` problema.

 Scusa... forse uso impropriamente il termine "pacchetti": io mi riferivo
alle "tarballs" (e spero di non essere improprio anche in questo).
 Penso che i "packages" .rpm o .deb non presentino problemi
d'installazione/disinstallazione (sempre ovviamente se gestiti tramite
l'apposito package manager)... anche se devo ancora provare ad installare un
xyz.rpm che non faccia parte della mia distro.

>>  In windoze uso CleanSweep, che mi controlla i "prerequisiti" di
>> disinstallazione [...]
> esiste la gestione dei pacchetti, che e` molto meglio (anyway, se proprio
> ti basta guardare il make install e fare il contrario).

 Infatti, come dicevo a Maurizio, tenterò di utilizzare sempre e solo rpm
(almeno fino a che non avrò imparato qualcosa di più sul sistema).

>>  Daltronde non credo nemmeno che basti semplicemente andare un
>> /usr/local/newproduct e cancellare l'intera directory (come facevo con
Dos)
>> data la struttura "sparsa" che si usa in ambienti **ux:
>> - dove vanno a finire le man-pages del prodotto ?
> dove vuoi tu.

 In che senso ?
 Pensavo che la struttura di Linux fosse piuttosto standardizzata (quanto
meno nelle consuetudini) ed i vari "tipi" di files (manpages, configs,
librerie, ecc.) venissero messe, al contrario di Dos, in directories
prestabilite... e che si seguissero le tradizioni. :-)

>> - è "safe" cancellarle così di botto o bisogna tirare in ballo mandb per
>> "riconsolidare" qualcosa ?
> si e` safe... lasci in cron un rigeneratore giornaliero dell'index di
mandb.

 Ehm... è proprio quel "rigeneratore" (se ho capito bene) che m'ha segnalato
l'errore da cui è nato 'sto thread.  :-(
 Sapendo come lavorare in modo "pulito" preferirei evitare di andare a
creare "buchi" che poi possono essere messi a posto tramite altri tools (i
quali possono anche non esserci o possono essere configurati per fare
altro).  :-/

 Ad ogni modo con RPM dovrei risolvere anche questo.

>> - dove sono state messe le eventuali librerie (se ce ne sono) ?
> dove vuoi tu.

 Sigh...  :-(

 Vedi... se fossi uno che, come te, conosce il sistema, potrei dire: "queste
librerie, per motivi miei particolari, NON le metto nel 'solito posto' ma in
quest'altra directory".
 Dato però che il sistema ho cominciato a conoscerlo adesso (A) non ho idea
di quale sia il "solito posto" e (B) non ho idea del perchè delle librerie
possano voler essere messe altrove (C) non ho motivi (ancora) per
discostarmi dallo standard... è solo che non lo conosco.

> > - o fanno parte solo dei prerequisiti e nessun programma se ne porta
dietro
> > aspettandosi di trovarle già installate sulla macchina "ospite" ?
> dipende dal programma. le fondamentali, libc ecc, non ha senso che vengano
> installate ogni volta.

 Ah.

>> - dove sono i file/dbase/highscores usati dal prodotto ?
> dove vuoi tu.

 Ri-sigh.

>>  Insomma: facendo una cancellazione "brutale" ho l'impressione di
lasciarmi
>> indietro parecchia roba, non è così ?
> no.
> quando compilo uso
./configure --prefix=/usr/local/silos/[categoria]/[nome-programma]
> in questo modo quando installo tutto finisce li`. con dei link, o dei
path, o qualsiasi
> altra soluzione, faccio vedere il nuovo al resto del sistema. in questo
modo una volta
> cancellata tale directory sono sicuro di non avere piu` nulla in mezzo
alle scatole.
> ad esempio, le man le ho li` dentro... le linko al percorso ufficiale...

 In pratica installi secondo il vecchio "medodo Dos": tutto in una directory
+ aggiunta della stessa al Path di sistema.
 Non ne so abbastanza per poter sostenere una conversazione del tipo "meglio
così piuttosto che cosà" ma potendo vorrei aderire il più possibile agli
standard Linux: man nella directory dei man, librerie in quella delle
librerie ecc. ecc.
(sempre poi che sia così davvero ovviamente).

>>> installare/disinstallare un pacchetto e' una cosa che faccio ogni giorno
[...]
>>  Detto così sembra facile: come vedi ho parecchi interrogativi irrisolti
i
>> quali, peraltro, perpetuano la mia "schiavitù da distro" [...]
> non fa altro che fare:
> apt-get install boa
> apt-get remove boa

 "apt-get" ???

>> volta disinstallato qualcosa, il sistema sia meno stabile di prima
(perchè
>> magari gli ho cancellato qualcosa che invece serviva).
> per cortesia...
> tanto per chiarirci... durante l'installazione di un pacchetto in debian,
> viene controllato che i file che verranno installati non vadano a
> sovrapporsi a file gia` presenti di altri programmi...

 Certo... ma questo se usi un GESTORE di pacchetti (deb, rpm ecc.)... se
invece tenti di disinstallare a mano le cose cambiano un pò vero ?

>>  Vorrei arrivare a capire le due cose che ci sono da capire [...]
> anche nel caso di un'eventuale spegnimento della macchina durante
l'aggiornameto
> di libc (che significherebbe l'impossibilita` di eseguire qualsiasi
programma),
> puoi sempre bootare con init=/bin/sash e sistemare il tutto...

 Forse tu mi dai maggior fiducia di quella che merito: se fossi in grado
davvero di "bootare con init=/bin/sash (o Bash ?) e sistemare il tutto" non
penso che farei domande tanto idiote in ML, non credi ?  ;-)

        Bye
        Sky





Maggiori informazioni sulla lista Lug