linux user group brescia

immagine del castello

Archivio della mailing list

caldera 2.3

Maurizio Paolini paolini a dmf.bs.unicatt.it
Mer 15 Set 1999 10:13:47 UTC
Bene, qui si rischia di aprire una discussione/flame infinita, comunque
mi permetto di esprimere una opinione personale (anche se le mie idee
su queste cose non sono chiarissime).

Primo punto: da quanto sento dal ghidi, direi proprio che l'installazione
di RH6.1 andra' nella direzione di caldera 2.3 (interazione grafica da
subito, ecc.); ci sono anche altre cose (come detto da Pasquarelli) che
rendono l'installazione di RH6.1 sempre piu' simile a Windows.

E qui sta il punto: di per se' il fatto che l'installazione somigli a
quella di windows non e' per forza un male, anche se fara' sicuramente
storcere il naso a piu' di qualcuno; la conseguenza piu' ovvia penso 
sia quella di perdere un po' di clienti "puristi" e guadagnare una
fetta di utenti abituati ai prodotti windows.

Naturalmente bisogna vedere poi se nella SOSTANZA l'installazione nuova,
grafica o meno che sia, sia migliore e piu' affidabile della precedente.
Ad esempio, il fatto che non mi chieda piu' le frequenze del monitor, ma
le rilevi automaticamente, non e' che mi dispiaccia, e lo stesso per la
scheda grafica.

Sembra comunque chiaro che varie distribuzioni (RedHat, Suse, Caldera)
si stanno orientando sempre di piu' verso installazioni che possano essere
appetibili a utenti che provengono dal mondo windows, e abituati alle
comodita' di quel mondo; ci sono pero' sempre le distribuzioni tra cui
scegliere (Debian, Slackware, ...) se si preferisce lo stile "puro";
ricordiamo poi che il 'cuore' del sistema rimane comunque sempre lo stesso,
ad installazione completata.

Puo' darsi che lo sforzo da fare sia quello di mantenere un nucleo
(kernel + applicazioni di base) comune a tutte le distribuzioni, che 
dovra' essere responsabile della robustezza del sistema (e anche della
sicurezza, ma il discorso e' piu' complicato).  Poi le varie distribuzioni
si preoccuperanno di "vestire" la parte comune nei modi che piu' preferisce.

Ora, se linux ha la pretesa di essere adottato ad ampio spettro, dovra'
penso accettare anche di "vestirsi" alla 'windows', con la speranza che
volendo si possa sempre vestirlo alla 'debian'.  La questione non e' 
per nulla peregrina, io ho personalmente il sospetto che se "linux" non
ammette quella strada, cercando di intaccare il monopolio microsoft, 
rischia fortemente di essere dimenticato in fretta, e il risultato sara'
un mondo universalmente targato "microsoft".  Notate che non ce l'ho
con "microsoft", ma con il "monopolio microsoft".

Poi rimane da vedere se il prevalere di distribuzioni come RedHat 
permettera' alle altre di restare in vita... spero di si.

mp




Maggiori informazioni sulla lista Lug