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CDs

Maurizio Paolini paolini a galileo.dmf.bs.unicatt.it
Mar 23 Feb 1999 11:30:26 UTC
Ringrazio Lucky per aver sollevato la questione, su cui sto meditando da
un po' di tempo senza pero' averla ancora chiarita.

La prima cosa da tenere in considerazione e' che il software per linux
(come anche piu' in generale) e' in continua evoluzione; 

Da una parte sembrerebbe quindi poco saggio mantenere statico il contenuto
di un CD, quando sono disponibili sul PC che masterizza i dischi le varie
ultime versioni.

D'altro canto, come giustamente osservi, c'e' pero' il rischio che ogni
CD sia diverso da ogni altro.

Per ovviare al problema avevo pensato di procedere nel modo seguente:
il nome principale di un CD: ad esempio CD001, identifica il software 
ivi contenuto, nel caso specifico, ad esempio: "distribuzione RedHat 5.2,
bootabile, con upgrades + KDE, StarOffice e altro software utile per
un utente generico".

Il numero di versione secondario, come il 2 in CD001-2, dovrebbe invece
indicare una variazione (non eccessiva) nel software contenuto; ad esempio
potrebbe essere stato aggiunto un nuovo packages, ed eliminato un altro;
ma rimane sempre una "distribution RedHat + ...".

C'e' infine un "serial number", che viene incrementato ad ogni creazione
di una immagine iso, un serial number maggiore indica in generale la
possibilita' di un aggiornamento ulteriore di alcuni pacchetti (cio'
dovrebbe anche risultare dal contenuto stampato in copertina).
Sempre in copertina compare anche la data di creazione dell'immagine iso.

Stesso serial number dell'immagine iso garantisce contenuto identico.

Per maggiore sicurezza, il serial number e' anche memorizzato dentro il
CD nel file cdinfo.sn, ed anche il file postscript con la copertina viene
anche inserito nel CD.

Sono perfettamente consapevole che questa organizzazione puo' creare una
certa confusione, non sara' possibile, ne' sensato, avere TUTTI i cd
prodotti da lugbs, tra l'altro non e' forse nemmeno sensato mantenere qui
in Dipartimento una copia di TUTTI i cd prodotti; questo sarebbe possibile
se si chiedesse ad esempio DUE cd vergini per ogni cd masterizzato, cosi'
si potrebbe fare anche una copia da archiviare qui (o presso qualche 
volontario che ha la possibilita' di duplicarli).

Nel contempo pero' mi sembra un peccato non sfruttare la possibilita' di
mantenere i CD il piu' aggiornati possibile (penso ad esempio agli updates
relativi alla sicurezza...).

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L'altra questione importante sollevata da Lucky, e' che chi ha gia il CD001
vorrebbe avere solo gli aggiornamenti, non una nuova copia della 
distribuzione. 

Per questo motivo avevo inserito gli "updates" anche in CD003, insieme
ad altro materiale che puo' avere aggiornamenti piu' frequenti.  Analogamente
inserirei KDE e STAROFFICE anche in un altro cd (al momento CDhot) oltre
che in CD001.

Ma capisco che queste sono scelte arbitrarie, e la discussione su questi
temi e' benvenuta!

Maurizio




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