linux user group brescia

Ciao.
Il giorno 18 maggio 2017 13:13, Diego Guella <diego.guella a sircomtech.com>
ha scritto:

> Ciao a tutti,
>
> In azienda stiamo valutando il cambio dell'attuale timbracartellini con
> uno nuovo.
>
Come dice giustamente il Gelmini io mi sono realizzato tutto in casa,
condividendo la parte di software non troppo legata alla nostra struttura
qui (https://github.com/camicius/presenze)

La struttura hardware è fatta da:
1. un pc qualunque con su qualunque linux, anche un raspberry.
2. un rfid reader usb  (
https://www.robot-italy.com/it/mod-rfid125-usb-rfid-reader-for-125-khz-tags.html
)
3. i tag rfid (a 125 khz, compatibili con il lettore).

Sul pc gira un programmino in python che legge l'USB e scrive su un file
data/ora e codice.

Nella nostra struttura interna (della quale faccio fatica a girarti il
codice, perché è molto legata alla struttura) questi file vengono
periodicamente raccolti, portati dentro postgres e analizzati per fornire
delle schede personali del mese dove vengono segnalate le anomalie (dentro
postgres ho anche gli orari "teorici" della gente, leggo dei file in uscita
dal software delle paghe che mi danno le ferie di ognuno eccetera).
Il pregio è che ho speso un migliaio di euro, riciclando un po' di hardware
(o usando roba che già era negli uffici) per fare le timbrature di 15 sedi.
Qualunque sistema commerciale sarebbe costato minimo 20k.

- Funzioni da timbracartellini, con un supporto (cartellino) magari
> "universale" e facile da recuperare, anche se l'azienda produttrice dovesse
> fallire;
>
Questo lo fa. I tag sono standard.


> - Abbia dei software di gestione (programmazione/estrazione
> timbrature/ecc) opensource, o perlomeno che girino su diversi OS
> (ovviamente strizziamo l'occhio a Linux ;), o che abbiano un protocollo di
> comunicazione documentato per cui ci si possa scrivere il SW da soli.
>
Scrive un file di testo. È chiaro che se per qualunque motivo non riuscisse
a scriverlo fallisce, ma è più affidabile di qualunque database, è
indipendente dalla connessione di rete eccetera.


> - Deve avere almeno un'uscita a relè, per pilotare la sirena che indica
> l'inizio/fine orario di lavoro, e le pause. Ora la sirena suona: inizio
> lavoro mattina / inizio pausa / fine pausa / fine lavoro mattina / inizio
> lavoro pomeriggio / inizio pausa / fine pausa / fine lavoro pomeriggio.
> Quindi 8 volte al giorno; in caso potremmo valutare di scendere anche a 4
> volte al giorno, se c'è un oggetto valido.
>
Credo che sta roba si possa fare usando le porte del raspberry o
interfacciandolo a un arduino, ma è fuori dalle mie competenze.


> - Il timbracartellini attuale ha una batteria tampone, che gli permette di
> funzionare anche diversi giorni senza corrente.
>
> Un gruppo di continuità anche mignon penso possa alimentare un raspberry
per giorni.


Se hai bisogno, possiamo anche vederci prossimamente. Potrebbe anche essere
l'occasione per organizzare una birrata del LUG che è una vita che non si
fa.

Ciao
Andrea
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