linux user group brescia

Il 27/12/2015 15:39, bruno a anche.no ha scritto:
> On 2015-12-24 04:34, Luca Coianiz wrote:
>>   Posso anche pensare di far vendere il mio, in fondo ricevo un servizio, ma
>> perchè far diventare dei "target" i miei amici, che non hanno Whatsapp e,
>> soprattutto, non hanno potuto esprimere un diniego al fatto che il loro numero
>> di casa, cellulare, ufficio (che mi hanno dato fidandosi ovviamente di me)
>> finisca nei capaci database dei callcenter che poi li martelleranno di
>> telefonate?

Perché non si parla mai di google/gmail a tal proposito. Se non sbaglio 
android sincronizza di default la rubrica e quant'altro
nel cloud di google. Non so se ci sia molta differenza con whatsapp in 
questo senso.

> @pier
> L'irraggiungibilità della "sicurezza perfetta" non è un motivo valido
> per non puntare al massimo della sicurezza possibile: non mi pare di
> averti mai visto uscire di casa senza chiudere la porta o parcheggiare
> l'automobile lasciandola aperta. Avere bassa considerazione della
> privatezza è sbagliato: è un bene importante e va protetto. Calpestare
> il diritto altrui alla privatezza è illegale; per parafrasare RIAA e
> MPAA¹ "non ruberesti mai la privatezza di qualcun altro!".
Sono d'accordo aggiungo solamente che si deve comunque valutare costi e 
benefici.
Voglio dire che a casa mia non metto la stessa porta di un caveau di una 
banca, forse una normale porta blindata, in considerazione di ciò che 
c'è nella mia abitazione, sia sufficiente. Aumentare la sicurezza 
implica maggiori "fastidi". Sarebbe più comodo non dover aprire e 
chiudere la porta di casa però se voglio evitare facili furti sono 
disposto a sopportare il "fastidio" di dover chiudere a chiave la porta 
di casa.

Ciao

Giorgio Di Giovambattista