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[LugBS] macchina con architettura big endian

Andrea Gelmini andrea.gelmini a gmail.com
Lun 19 Dic 2011 08:35:08 UTC
Il 18 dicembre 2011 22:59, Rampage Rmp <atomikramp a gmail.com> ha scritto:
> Ciao,
> ho provato con un tool di data recovery che avevo qui (r-studio) per
> windows, che fa l'assemblaggio dei RAID, e anche se non mi riconosce il
> filesystem, analizzando i dati in hex editor si vede abbastanza chiaramente
> che con un algoritmo standard raid5 i dati sono coerenti (le stringhe ascii
> sono complete ecc).

Ma, di grazia, in base a quale criterio assembla un Raid5?
Gia' solo l'implementazione di mdadm ha un fottio di modalita' di creazione.
La mia idea è che se non c'è un superblocco adeguato, semplicemente
non si tratta di un software raid del kernel.

> purtroppo io ho solo le immagini dei dischi, lo scatolotto infernale non
> l'ho, il fatto che il filesystem sia XFS mi fa pensare che FORSE potrebbe
> essere stato usato un sistema BSD, ma a quel punto non mi spiegherei
> l'identificativo della partizione come Linux RAID.

La marcatura della partizione è assolutamente aleatoria. E' chiaro che
si può marcare in tutte le salse, e la sostanza non cambia.
Voglio dire, poiché la marcatura è, ovviamente, numerica, i
costruttori possono averla marcata in qualsiasi modo, anche
casualmente.

> c'è da dire che XFS essendo come signature proprio all'inizio inizio della
> partizione, non so dove potrebbe eventualmente mdadm aver messo i
> superblock.

Se mdadm -E non torna nulla, significa che il superblock non c'è.
Mdadm controlla
tutte le varie versioni (in testa e in fondo alla partizione, ecc).
Io userei un altro approccio:
a) fai un xfs_check della partizione secca (ovviamente forzando di non
fare modifiche, per stare sul sicuro monta i loopback su una
partizione readonly);
b) a seconda di quello che torna, unisci tutte le immagini, e ripeti
l'operazione. Il fatto che manchino dei marcatori specifici per la
roba raid, a me fa pensare che il tutto fosse stato messo insieme in
modo completamente lineare;
c) fai un'analisi dei superblocchi di XFS, per cominciare a capire la
dimensione del filesystem. In questo modo puoi avere piu' informazioni
sullo stato di configurazione dei dischi.

Reperisci la marca/modello dell'affare, probabile online di trovare
almeno delle informazioni.

Non da ultimo, prova a far girare sulle immagini raw photorec.
Ovviamente non ti interessa tanto il recupero, quanto vedere cosa
recupera. Se effettivamente piglia tronconi tutti uguali di file
(intendo, come dimensione) allora si possono fare delle ipotesi.

Per altro, se il sistema originario era BSD, mi sembra strano che
tutto il giro non fosse configurato con le slice e UFS.

Ciao,
Gelma



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