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[LugBS] software e politica

Andrea Gelmini andrea.gelmini a lugbs.linux.it
Gio 14 Ott 2010 11:26:07 UTC
Il 14 ottobre 2010 09:11, studio.lanzalotta a tiscali.it
<studio.lanzalotta a tiscali.it> ha scritto:
> A quel punto non legandosi a nessuno in
> particolare ma a tutti, il software non sarebbe più etichettabile verso
> una sola parte politica, come deve essere.

Capisco la tua visione, che potrei anche condividere.
Ma è da tenere molto bene presente, e sottolineo, molto ben presente
quello che la politica, eventualmente, vorrebbe dal Lug.

Se non sei un vantaggio da poter esibire singolarmente, se sei di
tutti gli schieramenti, a nessun movimento politico interessa
appoggiarti.
Perderebbe uno dei vantaggi cruciali dell'averti come alleato.

Intendiamoci, il Lug non è numericamente interessante, né come
eventuale movimento d'opinione, né come numero di voti, per accendere
l'interesse di qualche fazione politica.
Eppure nel suo piccolo ha gia' avuto, nel corso degli anni, avvicinamenti
ambigui.
Realta' locali che, a fronte di un "do", volevano un "des" legato alle
indicazioni da dare alle scuole, tanto per fare un esempio.

Ora, nel Lug ci sono ottimi tecnici e tantissime persone in gamba e
volenterose. Non solo, anche molto assennate.
E credo che nessuna di queste abbia la presunzione di essere anche
un ottimo politico.
Il rischio di essere fagocitati da gruppi/movimenti/partiti è troppo rischioso.
Allontanerebbe tutte quelle persone, per altro, non interessate, o interessate
in altro senso, alla politica.

Con questo non voglio sostenere l'infattibilita' di quanto auspichi,
è che il Lug, a mio avviso, deve giocare le sue carte in modo diverso.

Se intendiamo la politica come tutto ciò che riguarda la Polis,
la citta', il nostro ambiente di vita, allora penso sono orgoglioso
tutte le volte che, grazie ai suggerimenti di qualcuno della comunita'
del software libero, si è riusciti a far evitare alle scuole/entita' pubbliche
inculate astronomiche (mi scuso per il termine, ma solo la forza di
una parola volgare come questa può rendere l'idea del tipo di avvoltoi
con cui è capitato di imbattersi).
Se tanto o poco, non ha alcuna importanza.
Mi piace pensare che, a oggi, abbiamo tutti, in qualche modo, contribuito
a seminare quel pizzico di sapere per evitare che un numero (sicuramente
piccolo) di professori, non si trovasse ad essere preso per il naso
sulle offerte
informatiche. Ripeto, il numero è piccolo. Ma questi hanno colleghi. Sicuramente
si sposteranno da un plesso all'altro... Insomma, si spera in una
grande fioritura.

Per concludere, mi piacerebbe che il Lug continuasse ad avere il suo
ruolo di coltellino svizzero per chiunque volesse spingere verso i vantaggi
culturali/sociali/economici (e non solo in senso di risparmio, ma anche come
opportunita' di fare impresa/sviluppo) del software libero.
Certo, avere un alleato forte porterebbe dei vantaggi, ma temo che non
saremmo in grado di gestire il tutto.

Il tema è assolutamente interessante.
Se passi al Linux Day magari ne parliamo più diffusamente.

A presto,
gelma




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