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[LugBS] software e politica

Andrea Occhi camicius a gmail.com
Gio 14 Ott 2010 07:43:21 UTC
Il 14 ottobre 2010 09:11, studio.lanzalotta a tiscali.it
<studio.lanzalotta a tiscali.it> ha scritto:
> PS Personalmente vado anche
> col diavolo se mi aiuta a sostenere le idee che devono viaggiare
> trasversalmente.
>
Infatti il Linux User Group ha partecipato (puoi trovarne traccia nei
diari vecchi) con i più diversi soggetti politici.
Però, e c'è un però, per anni chi usava linux era additato essere di
sinistra, comunista, pirata, hacker, nerd.
Questa cosa non va bene, perché a noi interessa il fatto tecnico, non politico.

Quello che è necessario è far presente che il Lug collabora con tutti
quanti vogliono collaborare. Di contro è indispensabile che nessuno
(movimento, partito o altri) si "appropri" del Lug o di Linux, in modo
da non poter essere additati di essere
{comunisti|fascisti|leghisti|grillini|anarchici|ecc.|ecc.} e quindi di
poter continuare a lavorare in maniera paritetica con tutti.

Quindi ben vengano le collaborazioni. Se sono con un partito,
chissenefrega. Basta che il partito non voglia diventare l'unico
paladino di Linux. Tutto qui. Di etichette ne abbiamo già subite
abbastanza in passato, quindi è necessario, se non indispensabile,
evitare che ce ne vengano applicate in futuro.

Ritornando alla tua metafora, che si vada con il diavolo, se
necessario. Ma che il diavolo non ci impedisca di andare con un altro
diavolo, o che non presenti il Lug come una "proprietà esclusiva" del
diavolo.

Ciao
Andrea




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