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[LugBS] Sistemi di virtualizzazione

Campagnari Alberto Giuseppe albecamp a garda-gsi.net
Dom 7 Feb 2010 18:30:10 UTC
On Sun, February 7, 2010 13:00, lug-request a lugbs.linux.it wrote:

>    5. Re: Sistemi di virtualizzazione (Andrea Gelmini)
>
>
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Message: 5
> Date: Sat, 6 Feb 2010 19:07:03 +0100
> From: Andrea Gelmini <andrea.gelmini a lugbs.linux.it>
> To: Linux User Group di Brescia <lug a lugbs.linux.it>
> Subject: Re: [LugBS] Sistemi di virtualizzazione
> Message-ID:
> 	<9cdbb57f1002061007t5a3742acw45c48ed6cd67f76f a mail.gmail.com>
> Content-Type: text/plain; charset=UTF-8
>
> Il 06 febbraio 2010 15.41, Campagnari Alberto Giuseppe
> <albecamp a garda-gsi.net> ha scritto:
>> 2- Nel mio caso ci sono 5 macchie virtuali che funzionano
>> contemporaneamente, ma basta che una di queste si trovi nelle condizioni
>> di cui sopra che tutte comunque ne risentono.
> Sfruttando adeguatamente i cgroup puoi limitare diversi aspetti
> sull'utilizzo della risorse della macchina, dividendo per gruppi di
> processi.

Sfortunatamente la gestione del server fisico è in "tandem" con un altro
collega; hai ragione, ma vaglielo a spiegare... hai presente i cani che
fanno la pipì negli angoli?

>> 3- Hardware: 2 array di dischi sata (raid 1), 8GB di ram, biprocessore
>> dual core ciascuno. Con questa configurazione, come detto prima,
>> funziona
>> degnamente.
> In che senso 2 array? O intendi due dischi in raid?

2 coppie di dischi, ciascuna coppia in raid 1

> Sulla scrittura puoi ottenere dei significativi vantaggi disabilitando
> il journal, ed eventualmente rendendo un po' piu' aggressivo il
> caching.

idem come sopra... aggiungo: hanno il terrore dell'integrità sei dati e
per loro il journaling è una buona soluzione.

>> 4- La butto li' senza approfondire perche' altrimenti sollevo un
>> vespaio:
>> visto l'uso che ne fate ti invito ad approfondire una strada alternativa
>> molto quotata oltre oceano: le jail di FreeBSD.
>> http://www.freebsd.org.
> Capirai che vespaio... è un argomento che torna in auge ciclicamente,
> ma in verita' non vedo quali vantaggi possa dare rispetto alle
> soluzioni presenti su Linux.
> Dammi un tuo parere (non lo dico con ironia, soprattutto se hai
> provato, racconta).

In generale hai ragione, nel mio caso specifico visto la libertà di azione
(come spiegato sopra) proporre una soluzione "out of the box" del genere
può dare risultati significativi. Appena mi fanno firmare il contratto di
prosecuzione del lavoro nel 2010 avrò la possibilià di fare del
"benchmarking" che dia risultati più attendibili di semplici sensazioni "a
pelle". Comunque la differenza si vede ad occhio.

>> 5- Il tutto a costo zero, a parte le ore uomo per l'approntamento, e la
>> fase test prima di andare in produzione.
> Sottolineo, non mi interessa fare polemica, nè giudicare le scelte
> altrui (di cui, appunto, i dettagli ignoro).
> Ma, chiedo ribadisco senza ironia, il vantaggio di avere 5 macchine
> virtuali, invece che utilizzare i virtual host di Apache nativamente?

Hai ragione, ma il motivo che ha spinto ad una scelta del genere ha una
storia lunga quasi 2 anni. Credimi, nel mio caso specifico non si poteva
fare diversamente. Oggi, sto lottando per proporre una razionalizzazione,
ma non sono l'unico gallo del pollaio (ce ne sono almeno 4!).

> Ciao,
> gelma
>

Perchè insisto con FreeBSD? Sono nato come sistemista FreeBSD, ma per
lavorare ho dovuto amministrare server linux; non che mi faccia schifo,
anzi! Però se il capo progetto sono io cerco di partire con FreeBSD per
poi ri-orientarmi su Linux se le esigenze ne rendono impossibile
l'utilizzo.

A presto!




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