linux user group brescia

Il giorno 02 settembre 2009 08.26, Michele Bonera<michele a bonera.biz>
ha scritto:
> Molto appetibili... e ancora più appetibili quando sono parte di un campione
> molto ampio...  Pensi che l'etica fermerebbe Google dal vendere le tue info a
> chi ne fa richiesta?

Sì, fintanto che tale azione rappresentasse una minaccia per il
proprio core business.
Se si sapesse di un google che cede i propri dati a terzi,
sicuramente,ci sarebbe un fuggi fuggi dai suoi servizi, che lo
porterebbero alla sua rovina (per semplificare molto).

Ma la vera domanda è: a chi interessano questi dati?
Chi è interessato a sapere cosa di me?

Nel senso, sono anni che mi si racconta di queste multinazionali
cattivissime che raccolgono tutti questi dati, a mia insaputa, per
rivenderli a Gino, che li rivende a Pino, che li rivende a Tino...
Sarei curioso di vedere scenari piu' plausibili.

Inoltre, riscontro in giro per la rete una marea di spauracchi che si
basano, a mio avviso, su un assunto sbagliato, ovvero che la gente sia
obbligata a utilizzare i servizi di Google, piuttosto che il cellulare
e così via.
Ora, se manca la fiducia nei confronti di questo o di quel big,
banalmente si puo' fare la scelta di usare altri strumenti o di non
usarli affatto.

Questo, ovviamente, non leva il problema di fondo dell'utilizzo
improprio/sconsiderato dei moderni mezzi di comunicazione (in
particolare dei social network), cosa pero' che va imputata
all'ignoranza diffusa in tal senso, piu' che a una precisa
causa/volonta' dei fornitori.

Su questi argomenti trovo sempre molto interessanti gli scritti di
Rodota' (che a volte ne scrive ancora, a riguardo, sul Corriere).

Ciao,
gelma