linux user group brescia

Il 30 ottobre 2009 14.31, Atomikramp <atomikramp a email.it> ha scritto:
> Ma in sostanza, quando si crea un "environment " per il cloud computing, che
> cosa ci si fa girare poi sopra?

Oddio, molto brevemente quello che tipicamente ti viene offerto
viaggia su tre livelli.
Sintetizzando, si tratta di preparare delle immagini che vengono poi
caricate ed, eventualmente, eseguite all'interno dell'ambiente cloud.
Nel caso di Amazon, queste immagini te le genera gia' comodamente
Ubuntu.

L'idea è che a quel punto tu esegui il tuo ambiente/installazione
assegnando quantita' di RAM, storage, CPU, banda, in modo dinamico, e
pagando solo in relazione all'utilizzo.
E' la classica questione del sito che deve rispondere all'effetto
slashdot, ma che per il resto dell'anno ha un traffico ridicolo.
Questo a livello di involucro dove esegui le tue applicazioni.

Diversamente puoi anche a ragionare a livello applicativo (immagina i
server MX di un sistema di posta), e quindi all'uopo puoi lanciare
piu' istanze uguali della stessa macchina, o meno, che lavorano
parallelamente (sulla tariffazione e l'utilizzo valgono le regole di
cui sopra).

Taluni ti danno anche solo l'ambiente di esecuzione (pensa
all'erogazione di un sito/servizio in ambiente Tomcat, dove tu carichi
solo il codice, e non è affar tuo dove/come questo venga eseguito).

La discussione in questi termini è piuttosto frettolosa, ma se vieni
alla pizzata possiamo discuterne con calma.

Ciao,
gelma