linux user group brescia

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> > Da Linux Magazine di novembre:
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> > RedHat Linux muore e risorge Fedora. Due realtà si compongono per
> > attrarre nuovi sviluppatori e puntellare una situazione traballante.
> > [.] RedHat tenta di recuperare un rapporto con la base Linux decidendo
> > di abbandonare lo sviluppo di un prodotto basato su un marchio
> > proprietario per contribuire allo sviluppo di un progetto più pubblico
> > ed aperto. [.] RedHat e il progetto Fedora hanno deciso di unirsi per
> > sostenere lo sviluppo di una distribuzione comune.
> Ma quindi KDE et simila che fine faranno? Inglobati nel progetto Fedora
> o lasciati nel dimenticatoio?
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Non vedo perché. KDE et simili sono progetti indipendenti dalla distribuzione. Andranno avanti ad essere sviluppati, e ad essere inclusi nelle distribuzioni.

> > Poi, seguendo alcuni link dal sito di RedHat, passando per gli archivi
> > della mailing list, si arriva alla pagina del progetto Fedora che si
> > presenta sull'ftp di RedHat come "severn", che fino a ieri doveva essere
> > il nome in codice della RedHat 10, ormai in dirittura di arrivo.
> > Sarà interessante vedere se sarà davvero cambiata (e in cosa) o se si
> > tratta di un'altra trovata commerciale.
> Ne parli come se non fosse la prima volta? E' così?
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Intendevo dire che già il rilascio di RedHat 9 è stata una trovata commerciale. Non c'era nesun motivo per incrementare la major-release, visto che l'unica novità sostanziale, rispetto alla 8.1, è stata l'introduzione di XFree 4.3.
Secondo me è stata un'operazione commerciale volta a spingere gli utenti a migrare e spostare il supporto sulla nuova versione. Ho sentito, a questo proposito, che RedHat dall'anno prossimo offrirà supporto tecnico solo per l'ULTIMA versione dei suoi prodotti, quindi, in questo senso, spinge chi ha bisogno del supporto, a compiere l'aggiornamento.