Re: L
nicola.breda@lib
nicola.breda a libero.it
Ven 7 Mar 2003 11:55:15 UTC
va beh ricadiamo nel solito discorso su java.... come gia' detto un po' di tempo
fa mi dispiace di vedere i soliti luoghi comuni..... non riesco a capire per
quale motivo continui a sostenere che "write once, run everywhere" non sia stata
mantenuta come promessa.... sulll base di cosa???
Per quanto riguarda le 3 tue obiezzioni non capisco se sono critiche a java
oppure ad applicativi scritti in java che hai visto in giro:
1) esistono una marea di classi di libreria aperte e portabili
2) cosa significa "non propriamente ubiqui"???
3) non ho mai usato librerie di estensione (o cose non standard java) a parte
forse progetti del gruppo apache!!
mi piacerebbe capire, in maniera amichevole e non col solito attacco, cosa c'e'
che non va in java.... giusto per discuterne
ciao
Nicola
On Fri, Mar 07, 2003 at 12:11:24PM +0100, nicola.breda a lib wrote:
>
> Volevo solo spezzare una lancia a favore delle istituzioni... malgrado quello
> che si continua a discutere, al senato della repubblica stanno facendo un
> percorso di formazione su java per abbandonare Mcrosoft (lo so perche sono stato
> uno dei docenti :-D ). Quindi non e' cosi vero che sia tutto un regno
> Microsoft... sono stati scottati e hanno capito che e' il caso di cambiare
rotta...
>
al di la' del fatto che quanto dici e' COMUNQUE positivo (per cui non considerare
le parole che seguono come una accusa), purtroppo il passaggio da
Microsoft a java e' il passaggio da una piattaforma chiusa ad una altra
piattaforma chiusa (anche se piu' portabile): i sorgenti dell'implementazione
ufficiale java di SUN sono protetti da NDA multiple (per cui non sono
assolutamente pubblici) e da licenze restrittive (vedi caso SUN vs Microsoft
proprio su java, vinto da sun); implementazioni libere del tutto ce ne
sono poche e non sono nemmeno troppo compatibili (mi riferisco al progetto
kaffe in particolare).
Venendo alla piattaforma in se', mi sento di deplorare (come utente) il
fatto che purtroppo (a causa di cattive abitudin
e' una promessa non mantenuta:
a) la jvm in se' e' semplice, ma non esistono librerie di classi complete,
aperte e portabili;
b) spesso ci sono degli intefacciamenti a servizi di sistema che non sono
propriamente ubiqui (leggi "accesso diretto ai files" invece che usare le
funzioni di serializzazione, utilizzo di classi MFC incapsulate, etc.)
c) utilizzo di librerie esterne di estensione (QuickTime!)
Risultato finale: una applicazione commerciale che sarebbe dovuta essere
portabile (e il prodotto costava bene) in realta' funzionava con una
sola versione della JVM e, a quanto ne so, solamente con UNA versione
di windows (98 troppo vecchio, XP troppo nuovo) dopo aggiornamenti
selettivi del sistema... questo e' brutto...
[concordo sul fatto che J2EE e' una cosa diversa... idem per
embedded java, ma qui stiamo parlando di applicazioni per utenti di desktop,
non ultima delle quali il programma per la verifica dei modelli Unico]
Nota a margine: personalmente non sono entusiasta nemmeno di java-il-linguaggio,
ma questa e' una questione solamente di gusti; la cosa che mi secca e'
che troppo spesso si presume che un programma scritto in java sia
portabile e la cosa non e' purtroppo vera...
ciao,
lg
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