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L'open source secondo Microsoft

Michele Bonera michele a bonera.biz
Mer 5 Mar 2003 09:13:05 UTC
Alle 09:27, mercoledì 5 marzo 2003, Maurizio Paolini ha scritto:

> La cosa "criminale" e' il fatto che e' stata creata una dipendenza verso
> un prodotto che solo UNA azienda di software produce, fatto in modo che
> sia intimamente interconnesso con altre applicazioni della stessa azienda
> cosi' da renderne estremamente difficile la emulazione.
>
> Dal punto di vista "marketing" questo discorso non fa una piega.  Se un
> utente vuole sganciarsi da tale azienda deve giocoforza rinunciare a
> qualcosa a cui era abituato.  Si aggiunge a questo problema il fatto che
> l'utente medio si ritrova con un bel database pieno di roba che puo'
> usare SOLO con access (e quindi la cosa e' doppiamente criminale, secondo
> me).
>
> Terzo crimine: l'ECDL prevede esplicitamente una unita' (o come si
> chiamano) che fa chiaro riferimento ad access.  In questo modo il crimine
> viene "istituzionalizzato".
>
> Non aggiungo altro, senno' mi metto a piangere...

Penso tu abbia focalizzato perfettamente il perverso meccanismo messo in atto 
da Microsoft per portare alla dipendenza (fisica o psichica ;)) l'utenza...

Migrare un'applicazione Access è, come già si evince da quanto da te scritto, 
non molto semplice, anche perchè non ci sono tool automatizzati che ti 
possano aiutare in questo.

Qui entra in gioco la buona volontà di chi ha il potere decisionale 
all'interno dell'azienda e di chi consiglia questa/e persone: vogliamo 
rimanere in questo stato di "schiavitù"? Vogliamo attendere pregando che MS 
ci dia una versione upgradata di Access perchè quella che utilizziamo crasha 
e mi perde i dati ad ogni cambiamento atmosferico? Oppure vogliamo tirarci su 
le mani, installare un database degno di questo nome e scrivere 
un'applicazione realmente client/server?

Teoricamente sarebbe da preferire la seconda scelta, sicuramente. Purtroppo 
però la vita di ogni giorno non è un ambiente perfetto: ci sono molte 
variabili in gioco e tra queste sottolineo:

1) La resistenza dell'utenza (e, talvolta nell'utenza ci sono anche persone 
con potere decisionale, purtroppo).
2) Le risorse non sempre disponibili o altrimenti allocate.

Diciamocelo, MS si è messa in una gabbia di plexiglass difficilmente 
scalfibile... ed il processo di migrazione verso l'opensource durerà a lungo, 
sicuramente. Ma noi non demordiamo! ;)

Speranzoso,
-- 
Michele Bonera aka /\/\ørrïz - 0xB4985654 a keyserver.linux.it
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