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R: L'open source secondo Microsoft

Luca Giuzzi giuzzi a lugbs.linux.it
Mar 4 Mar 2003 16:25:23 UTC
On Tue, Mar 04, 2003 at 04:57:24PM +0100, Alessandro Bonometti wrote:
> 
> Maurizio Paolini wrote:
> 
> >Ad esempio, ritengo che molti ritengono piu' semplice da usare un tool
> >per il semplice fatto che hanno imparato quello e non un altro.  Per dirne
> >una: e' proprio vero che usare la linea di comando e' meno "semplice"
> >che utilizzare una interfaccia grafica?
> >
> Sì, senza ombra di dubbio. L'utente "puro" non dovrebbe mai avere a che 
> fare con la linea di comando. Non in un SO moderno, almeno.
> 
Mah... qui potremmo perderci in una flame infinita... sicuramente e'
vero che la curva di apprendimento per la linea di comando e' piu'
ripida... resta il fatto che, a mio parere, la metafora del desktop
non e' affatto cosi' intuitiva come si vuol far credere... questa
quantomeno e' stata la mia esperienza con alcune persone che erano
"nuove" al computer...

Aggiungo un altro commento: quello che io (non utente novello, concordo)
posso fare con 4 righe di shell puo' richiedere una ventina di operazioni
distinte `mediante interfaccia grafica'; poco male dal punto di vista
dell'intuitivita', ma da quello della effettiva produttivita'/facilita'
d'uso le cose sono diverse.

[fra parentesi: ho recentemente dovuto affrontare per un parente alcune
delle bizzarrie piu' interessanti della interfaccia grafica di un 
prodotto che e' attualmente in posizione dominante sul mercato informatico...
tali bizzarrie (che si presentano nell'istante in cui uno vuole aggiungere
talune voci di menu) sono piu' barocche della sintassi del comando dd! ]


> >Le varie interfacce grafiche (a partire da quella del MAC) hanno in
> >particolare una grosso difetto: creano nell'utente una sorta di "sacro
> >terrore" della riga di comando, e nel contempo tolgono all'utente
> >gran parte del controllo sul sistema...
> >
> A dire la verità, quello di astrarre l'utente da ciò che sta sotto 
> l'interfaccia grafica è di solito considerato un pregio e non un difetto 
> :). Il problema sorge, ovviamente, quando qualcosa va male e/o c'è 

mah... una astrazione per essere effettivamente utile in quanto tale deve
poter condurre pure ad una generalizzazione... purtroppo l'approccio
alla GUI del macintosh e' diverso da quello delle svariate versioni di
windows che non vanno troppo d'accordo nemmeno fra loro (si', lo so,
 sotto windows ci sono nascoste anche opzioni di compatibilita') ...
tutto questo per non parlare di NeXT, kde, gnome et similia...

In questa ottica l'astrazione non e' tanto dalla natura  del
computer (come un qualsiasi utente Mac classic scopre nel momento in cui vuole
trasferirsi dei files via ftp) quanto dal filesystem (e, magari da alcune
operazioni a basso livello)


> bisogno di andare a toccare qualcosa non contemplato dall'interfaccia 
> grafica. In casi come questo la possiblità di pacioccare direttamente 
> con gli "internals" del sistema è impagabile. Xò ritengo che comunque 

Mah... gli internals sono, per l'appunto, internals... teoricamente
su di una macchina desktop non dovrebbero mai essere toccati se non
(in casi particolari ed estremi) in fase di installazione... 


> l'utente abbia il diritto di non saperne nulla, di usare l'interfaccia 
> grafica e non "vi", e di chiamare l'amministratore di sistema o 
> l'assistenza se qualcosa smette di funzionare. Ovviamente siamo ben 

Beh... il tuo e' il sogno di "computer come elettrodomestico" (nel senso
 che all'utente finale interessa poco come funziona il telefono cellulare
 piuttosto che il televisore... eppure riesce ad impiegarli ugualmente).
Personalmente ritengo che questo sia altamente improbabile venga mai
realizzato (nota bene: non sto dicendo sia un male, anzi...) per il
semplice fatto che le variabili da considerare sono troppe e la stessa
flessibilita' del calcolatore rende il tutto praticamente impossibile:

la console dei videogiochi non richiede conoscenza del funzionamento interno
da parte dell'utente a causa del numero limitato di opzioni possibili ---
giocare ovvero salvare la partita; idem per un lettore di DVD...
diversa e' la cosa se si vuol poter installare software su di una macchina.



> lontani dal conseguimento di un simile risultato (il MAC è probabilmente 
> il + vicino al traguardo), ma che sia lì che ci si sta cercando di 
> dirigere mi sembra innegabile.
> 

Mah... hai ragione ma faccio subito due obiezioni:
 a) il MAC, sino a MacOS X, ha basato la sua stabilita' sul controllo di
  qualita' del software distribuito (oggettivamente di meno rispetto
  quello per windows e molto piu' "centralizzato") piuttosto che sulla
  architettura... tieni conto che sotto OS9 non c'era alcuna protezione
  della memoria;
 b) il passaggio da OS9 ad OSX ha lasciato molti utenti MAC abbastanza
  perplessi/delusi: il nuovo sistema operativo e' sicuramente tecnicamente
  superiore, ma, pur basandosi su metafore e astrazioni simili a quelle
  del vecchio, presenta abbastanza differenze da rendere la migrazione per
  "vecchi" utilizzatori non completamente liscia.

Questo detto, non voglio asserire che la GUI sia "malvagia" in se'; al 
contrario... la critica che mi sento di fare e' che in generale avere
la stessa flessibilita' a livello di "intefaccia grafica" che uno puo'
raggiungere con una shell e' difficile... in particolare NON credo che
la shell sia/debba essere un ambiente riservato agli "utenti evoluti" ma
la considero parte integrante delle funzionalita' del sistema. Certe cose
sono fatte meglio a livello di interfaccia grafica (vedi la ricerca di
un insieme di immagini); altre no.

ciao,
 lg


 

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> Bauno - Eurydices, oro, properata retexite fata!
> Prima regola del lifestyling: non copiare. Inventa.
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