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Windows open source?

Luca Giuzzi giuzzi a lugbs.linux.it
Lun 20 Gen 2003 22:15:34 UTC
On Mon, Jan 20, 2003 at 08:02:19PM +0100, Vernia Damiano wrote:
> 
> 
> 	Non arrabbiarti. Lo so che se non si puo' ... allora non e' open 
> source, ho scritto il subject un po' di botto (e un po' ad effetto). Solo 
> mi sembrava alquanto "buffo" il fatto che m$ si fosse lasciata prendere da 
> questa "mania" del far leggere il proprio codice anche solo a una persona 
> esterna. Sta di fatto che detto alla radio fa un certo effetto, e volevo 

Mah.. ti assicuro che di persone esterne a Microsoft con accesso ai
sorgenti di windows ce ne sono...
come credi che Cytrix abbia potuto scrivere metaframe per NT? :)
[a margine, stesso discorso si applica al porting verso nuove architetture
tipo x86-64 o itanium...]

Mi pare naturale che un governo possa voler potere revisionare il
codice che corrisponde ad un sistema operativo che diviene parte
integrante della sua infrastruttura, soprattutto se si tratta di
un qualchecosa che ha a che vedere con la sicurezza...
Il discorso non e' sull'accesso al codice, ma sulle CONDIZIONI di
utilizzo e, soprattutto di REDISTRIBUZIONE...


> 
> 	Sono certo sia cosi', ma pensa al comune utente del computer (ad 
> esempio la mamma che ho sentito tempo fa in un "Mediaworld" chiedere al 
> commesso: "C'e' dentro la scheda per giocare?" - testuali parole - 
> riguardo ad un PC da 3 milioni per il figlio - presente - di 12/13 anni; 
> _suppongo_ si riferisse ad una 3dfx) che non ne sa un tubo. Pensiero: "Ma 
> allora il software della m$ e' buono: si fidano a farlo vedere agli 
> esperti delle istituzioni!".
> 	Ahhh, il marketing!
> 
Mah... il software della microsoft e' in posizione dominante sul
mercato... il ragazzino che vuole una 3dfx OGGI non e' al corrente
ne' degli sviluppi nell'hardware (3dfx e' stata rilevata da nvidia...
tutt'al piu' vuole una GeForce) ne' dei problemi di liberta':
vuole una macchina per giocare e, purtroppo, il 90% dei giochi gira
SOLO sotto piattaforma windows (e sono pure commerciali, closed source,
 etc...) Sicuramente il problema non e' "cosa usano le istituzioni"
 (la risposta la sai gia' anche tu) ma "cosa posso metterci per
 usare il CD che c'era nel giornale/che mi e' stato regalato/che ho
 copiato dal mio amico"?


> > [il MIT aveva rifiutato di guardare i sorgenti che gli erano stati
> > presentati "gratuitamente"]
> 
> 	Torno a dire che sono convinto della intrinseca stupidata di tutto 
> cio' (ANCHE perche' non credo che gli "esperti" dei ministeri in Italia 
> scelgano il s/w m$ perche' e' meglio...), solo che alla radio / tele / 
> media qualunque dove viene data questa notizia il rifiuto del MIT non 
> sara' mai riportato (non mi azzardo ad ipotizzare lo facciano 
> contestualmente...)

Mah.. il punto non e' questo... la mossa di microsoft (il loro software
 non mi piace, la loro politica men che meno, ma sono dei commercianti
 geniali ... questo non si puo' negare) e' intelligente:
non si tratta di "venire incontro alle istanze della FSF o dell'OSI" ma
 semplicemente di soddisfare le esigenze di sicurezza/certificabilita' di
 alcuni governi: rilasciare sezioni del codice (chiaro che sia solo parte,
 non c'e' bisogno di rilasciarlo TUTTO) per consentire una "certificazione
 di parte" di, ad es., assenza di backdoors o di implementazione 
 corretta di alcuni protocolli. Non si tratta certo di "liberare" i
 programmi o consentire di modificarli (o anche solo di parlarne con esterni:
 NDA), solo di non perdere (possibilmente aumentare) il dominio su una parte
 del mercato...


[a margine: e' possibile fare graziosi giochini con il compilatore, per
cui avere il codice NON e' garanzia di assenza di backdoors.. nemmeno
avere il codice e avere il codice del compilatore... c'e' un articolo
di Ritchie al riguardo]

ciao,
 lg



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