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Re: Re: Re: OT: TELE2 e accesso a internet

lcoianiz@libero.it lcoianiz a libero.it
Dom 8 Set 2002 01:43:02 UTC
>>Mah... immagino che ci possano essere degli accordi (soprattutto con
>> gli ISP più grossi). Altrimenti è comunque un rischio limitato, dato 
>> che adesso la connessione è permessa (se hai il servizio ovviamente).
>>> Che succede se (puttacaso) qualcuno avvisa tele2 che al tal numero
>>> di telefono risponde il modem della Cattolica?
>>  Intendi dire che la Cattolica è ISP ?
> Dipende cosa vuol dire ISP.  La Cattolica fornisce accesso ad internet
> limitatamente al suo personale,

 Quindi TECNICAMENTE E' un ISP (anche se l'acronimo vuol dire molte 
altre cose: quello corretto, in questo caso, dovrebbe essere Access 
Provider).

> la cosa non e' per nulla ufficiale, ne'
> puo' essere considerato un servizio pubblico.

 Quindi COMMERCIALMENTE NON E' un ISP: la differenza sta tutta qui: se 
io, come dicevo, connetto un modem (o una serie di - ) ad una macchina 
che può farmi da gateway verso Internet sono solo TECNICAMENTE un ISP 
ma COMMERCIALMENTE rimango un "privato che si fa gli affari suoi": 
probabilmente se Tele2 mi blacklistasse potrei protestare perchè gli 
utenti che mi vogliono telefonare tramite la sua rete non mi possono 
raggiungere (per di più NESSUNO può dire, a ragione, che io SIA un ISP: 
la trasmissione potrebbe terminare sulla mia macchina senza alcun 
gateway verso altre destinazioni: come si faceva una volta con i BBS).

 Il problema principale, penso io, non si pone però in termini tecnici 
ma commerciali: se io gestisco una rete (e fatti salvi certi principi 
che regolamentano i servizi pubblici) posso decidere la strategia 
commerciale che più ritengo vantaggiosa: come ci sono ISP che decidono 
di servire solo aziende (alcuni solo grandi aziende) io posso decidere 
di blacklistare chi voglio tramite la MIA rete (quindi non precludendo 
a nessuno la possibilità di raggiungere il tuo telefono tramite altre 
reti (ad es. quella Wind/Infostrada oppure la stessa Telecom).

 Il discorso si fa quindi commerciale e la mia (Tele2) "scommessa" 
verte su questo: tu riterrai "ininfluente" il fatto di blacklistare gli 
ISP e continuerai a transitare per la mia rete ?, riterrai vantaggioso 
raggiungere TUTTI i n.ri (ISP compresi) pagando qualcosa di più (ma non 
tanto quanto altri fornitori) ?, oppure sarai impressionato 
negativamente per ciò che ti precludo (volontariamente) e cercherai un 
altro fornitore più "etico" ?, o ancora non riterrai "conveniente" 
sotto altri aspetti legarti a me per Internet e rimarrai con la vecchia 
tariffa Tele2 Internet-less e ti connetterai in rete per altre vie ?
(discorso quasi completamente teorico: non sono minimamente andato a 
vedere se esiste un contratto Tele2 che esclude Internet).

 Non sono un avvocato nè un "uomo marketing" (per l'amor del cielo) ma 
penso che rispondendo a queste domande si possa capire se Tele2 sarà 
destinata a crescere oppure a sparire (così come gli altri fornitori): 
le ditte, giusto o sbagliato che sia, seguono le logiche del capitale 
mentre noi possiamo seguire la nostra etica (per la verità, a volte e 
quando possono e/o non crea danni economici, anche le ditte lo fanno) e 
produrre software senza guadagnarci il becco d'un quattrino (anzi... 
beccandoci pure i bug-report da spulciare)... oppure stando su la notte 
a spiegare a qualcun altro come si configura pppd, ecc. ecc.

>>  Se la connessione avviene tramite la sua rete credo abbiano il
>> diritto 
>> di includere chi vogliono (fatta salva, ovviamente, l'informazione 
>> PREVENTIVA al cliente): se dicono che gli ISP non sono raggiungibili 
> Che sappia io l'informazione PREVENTIVA si limitava a dire che con
> l'abbonamento
> Tele2 non prevedeva l'accesso a internet, e questa frase puo' essere
> interpretata in molti modi,

 Assolutamente d'accordo, infatti io ho dovuto mettere in croce un 
operatore del loro call center per sapere ESATTAMENTE cosa significasse 
questa frase (e, credimi, lavorando io stesso in un call-center capisco 
come si può essere sentito il poveretto).

> non veniva detto, almeno io non ho trovato
> traccia, che sarebbero stati bloccati i numeri di telefono degli ISP
> principali.

 Beh... io l'avevo solo immaginato: credo che affermarlo a chiare 
lettere sarebbe stata, per loro, cattiva pubblicità, no?
 Molto meglio (e parlo proprio come un "marchettaro") usare quella 
frase sibillina e lasciar pensare alla gente ciò che avesse ritenuto 
opportuno: altri tecnici, come me, avranno sicuramente pensato alle 
blacklist, mentre la gente "comune" si sarà limitata a prendere atto 
che, tramite Tele2, "ad internet non si accedeva" e basta (che per di 
più non era nemmeno falso, a ben guardare).

>> tramite un determinato tipo di contratto e la Cattolica (dico quella 
>> per riprendere il tuo esempio) fa ufficialmente da ISP allora la 
>> possono blacklistare (credo: non sono un avvocato).
> Mi chiedo cosa differenzi un ISP ufficiale da un ISP non ufficiale.

 Il fatto di dichiarare di esserlo ?
 Il fatto di pubblicare una lista dei propri PoP ?
 Altro ? (che ne so: esiste l'albo degli ISP ?)

 Ad ogni modo, da quanto dici, la Cattolica NON lo è: per quanto ne sa 
Tele2 tu potresti telefonare anche solo per amministrare la Sala 
Macchine (oppure un server) da remoto... e quindi PROTESTARE VIVAMENTE 
se i tuoi modem sono irraggiungibili dall'esterno (anche SENZA avere il 
piano tariffario che include Internet).

>>  Se invece NON sono ISP allora non vedo quale diritto possano 
>> accampare: se io, a casa mia, metto un modem in auto-answer connesso 
>> alla mia linuxbox (che magari, casualmente, ma questo non lo diremo,
>> è connessa in ADSL) non vedo con quale scusa possano blacklistarmi
>> il numero urbano.
> Mah.  Non sono mica del tutto tranquillo al proposito!  Tiscali sara'
> d'accordo con il blocco da parte di tele2?  Dubito...

 Mmmm... non è che "debbano" essere d'accordo: Tele2 non è Telecom e 
non va mica a bloccare le telefonate ENTRANTI su Tiscali: impedisce 
solo il routing dalla SUA rete ai relativi PoP (a meno di non pagare, 
s'intende).

 Se Tiscali non è d'accordo può abbassare le tariffe dei SUOI contratti 
ed affermare in gran pompa che, chiamando sulla SUA rete gli ISP si 
raggiungono eccome.  :-)

 Ovvio che, per certe "particolarità" che esistono, penso, solo in 
Italia (e (forse) in Armenia), Telecom NON PUO' fare come Tele2 (fino a 
prova contraria) in quanto possessore unico del famoso "ultimo miglio" 
(ed i canarini non c'entrano).
 Abbiamo comunque visto come, con la "guerra delle flat" e l'abuso di 
posizione dominante (per le quali è stata in passato condannata), certe 
logiche non manchino di essere adottate anche da chi non può 
(fortunatamente esiste(va) il Garante per le TLC ed anche l'AIIP).

> Tiscali (e altri ISP) sono stati bloccati solo perche' i numeri di
> accesso solo presenti in internet e pubblicizzati come POP per
> internet?

 Immagino di si (ma non mi chiamo Tele2).  :-|

> E se allora sul sito della Cattolica qualcuno scrivesse che il tal
> numero e' un POP per internet?

 Potrebbe essere che v'inseriscano nelle blacklist, ma la cosa dovrebbe 
essere ufficiale (quindi con tutto l'apparato che ne consegue: piani 
tariffari, contratti, ecc. ecc.): non credo che basti metter su una 
pagina con la scritta "Siamo un ISP".  ;)

> Insomma, in tutto questo vedo una gran parte di arbitrio.

 Scusa, Maurizio, ma non capisco: parlando in termini strettamente 
commerciali è OVVIO che sia TUTTA una questione di arbitrio.
 Non sto dicendo che questo è "giusto" (non secondo la NOSTRA logica 
almeno) ma non penso sia necessario che lo sia: sono i servizi sociali 
che devono essere giusti (dato che li pago anch'io e quindi si DEVONO 
conformare, almeno un pò, anche alla MIA logica), ma "giusto" per un 
commerciante è "tutto quanto (nel rispetto della legge) fa fare utile, 
in modo tale da poter rimanere sul mercato, pagare degli stipendi, ecc. 
ecc."

 Non voglio dare inizio ad una religion-war: sto solo enunciando 
principi di logica di mercato (per quel poco che ne so e che mi dice 
l'esperienza) ed il fatto che certi operatori stiano tirando troppo la 
corda non li rende comunque meno veri: se la mia ditta fallisce mi 
spieghi come faccio a pagare lo stipendio ai dipendenti ?

 Se per rimanere nel mercato uso quindi alcune strategie faccio "bene" 
o faccio "male" ?
 E se, proprio in seguito a queste strategie, riesco a pagare a tutti 
un lauto premio di produzione, tirar su una rete esagerata e, magari, 
abbassare anche le tariffe (grazie al grande traffico ed all'aumento 
vertiginoso del numero dei contratti) ?.. faccio "bene" o 
faccio "male" ?

 Se invece, per fare i miliardi, farmi il macchinone e la villa in 
panoramica, massacro i miei dipendenti (precari) con contratti capestro 
e tutto quel che (di schifoso) succede oggi... beh... questo è un 
discorso completamente diverso: io parlo di logiche BILANCIATE di 
mercato, dove sta bene il datore di lavoro ed ANCHE il lavoratore (e 
pure il cliente).

 Mi sto però rendendo conto che stiamo andando un pò troppo OT per il 
LUG (ed es. non ho scritto "Linux" nemmeno una volta... Oppsss ;) ) per 
cui, se preferisci, possiamo continuare "in matrix" (pvt) oppure 
parlarne di persona una volta che ci si vede.

> La mia perplessita' e' mitigata solo dal fatto che effettivamente le
> tariffe di Tele2 sono molto vantaggiose.

 Questo, forse, risponde alle domande di cui sopra, no ?  :)

      Bye
      Sky



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