X...
Luca Giuzzi
giuzzi a dmf.bs.unicatt.it
Mar 20 Ago 2002 12:03:08 UTC
>
> Ho usato impropriamente il termine "emulare". Quello che intendo e':
> E' possibile eseguire un'applicazione che neccessita di X senza per forza
> aver prima avviato X. Piu' in dettaglio, normalmente:
>
> - X :0 &
> - applicazione_X --display :0 &
>
> invece si puo' fare:
>
> - screen_for_X applicazione_X &
>
puoi fare
xinit applicazione_che_ha_bisogno_di_X
[e lanci server + applicazione in un colpo solo]
> oppure:
>
> - avvio di X senza pero' la corrispondente apertura del display grafico :0
fattibile (con Xvfb) ma non e' quello che vuoi...
>
> Possibile utilizzo: applicazione grafica che virtualizza un PC (vmware,
> plex86, bochs) al cui interno si devono avviare dei server tradizionali
> (apache, mysql, webmin, ...)
>
Se l'applicazione e' grafica, allora le serve l'ambiente grafico... fine!
se vuoi incapsulare una sessione linux diversa da quella corrente per
qualche strano servizio, allora usa UML e non vmware, plex86 o bochs che
(come dici) hanno bisogno di ambiente grafico...
> Perche' essere obbligati a tenere costantemente il server X attivo quando
> quello che serve e' solo testo (emulato con caratteri grafici)?
>
Se l'applicazione vuole aprire una finestra e la vuole aprire con delle
chiamate al server X, allora ci deve essere il server in esecuzione:
a priori non puoi garantire che quello stesso programma non voglia,
ad esempio, utilizzare pure la clipboard, il rasterizzatore di fonts
e, magari, il sistema di notifica ICE: sarebbe possibile tentare
di incapsulare certe cose in una libreria "che intercetti alcune chiamate
della libX11 e riproduca il tutto senza dover mantenere il server attivo",
ma le limitazioni sarebbero tante (ad. es. una unica finestra disponibile)
e, a quel punto, ti conviene appoggiarti sul server [che non e' pesante
come sembra: gli ambienti desktop sono pesanti, il server X usa meno
risorse di ssh]
Ciao,
lg
--
Maggiori informazioni sulla lista
Lug
|