perche' la gente usa ancora la redhat?
Luca Giuzzi
giuzzi a tartaglia.dmf.bs.unicatt.it
Gio 29 Mar 2001 14:26:01 UTC
>
>
> >In fondo hai sempre davanti dei server e non tutto il software per server รจ
> >fatto da Debian o RedHat.
>
> direi che un'infinitesima parte e' fatta da debian e redhat :)
> e' per questo che esistono i linguaggi portabili
>
Ni'!
[Monty Python and the holy grail]
La distribuzione scelta determina tutta una serie di cose fra cui
1. glibc installata (libc4, libc5, glibc2, glibc2.1, glibc2.2...
dal punto di vista BINARIO non sono compatibili... nessuna di loro!!)
2. il software che determina l'infrastruttura del sistema (shells,
metodi di autenticazione, etc.)
3. la struttura dei files di configurazione (/etc/rc.d/init.d
oppure /sbin/init.d ? etc. etc.)
4. il formato dei pacchetti e i tools di amministrazione [io sono della
idea che l'unico tool di amministrazione debba essere `vi', ma... ]
Diciamo che un codice sorgente abbastanza complesso ma ben scritto puo'
richiedere
fra i 10 e i 20 minuti per essere
portato da una distribuzione all'altra (se non usa il meccanismo dello
autoconfig), che e' piu' o meno il tempo che ci si mette a aggiustare
i makefiles et similia se si passa da Solaris a DU a Linux. Questo,
ovviamente, supponendo che le librerie utilizzate siano disponibili in
entrambi i casi... altrimenti il tempo cresce come exp(n). Un pacchetto
binario puo' funzionare su distribuzioni diverse ma comportarsi sempre
come un `corpo estraneo'; quello che puo' succedere e' anche, pero', che
su una distribuzione diversa si rifiuti di funzionare... caveat emptor.
P.S.
Se qualcuno e' tanto pazzo da distribuire dei binari che fanno riferimento
a funzioni PRIVATE della glibc, tipo le _dl*, allora e' inutile sperare nella
portabilita'.
Ciao,
lg
>
>
> Federico Feroldi
> -
> : freelance programmer and sysadmin
> : http://www.pixzone.com/
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