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R: perche' la gente usa ancora la redhat?

Alfredo Quartini quarto a numerica.it
Mer 28 Mar 2001 17:07:51 UTC
Pensiero poco tecnico e molto commerciale:

Perche' la gente vuole usare i sistemi in maniera produttiva, vuole sentirsi
rassicurata, vuole trovarsi la pappa pronta, perche' il tempo e' denaro e
cosi' via...
Il problema, caro Ghido, e' che tu, e tanti di noi pensiamo come tecnici, da
"smanettoni", da gente che gode a perdere ore daventi ad un computer....
Invece, il mercato pretende che certe cose vengano fatte adesso, con il
minimo sforzo e (non ultima) la possibilita' di "dare la colpa ad altri",
perche' se tu costruisci un sistema dalle basi, allora tutto quello che
capita di spiacevole e' imputabile a te, ma se installi un software "as it
is", potrai sempre dire: "certo, di questa cosa, ma mica l'ho fatto io..."
In fondo, se ci pensi, il sistema operativo indiscutibilmente piu' usato al
mondo da utenti finali e small business non e' certo il migliore dal punto
di vista tecnologico.... Mi pare si chiami Windows-xxx.
Ma, e' sicuramente quello che, in prima istanza, richiede minori
investimenti in personale umano (sottovalutati, soprattutto in Italia, vedi
la mail del tipo che vuole assumere un programmatore PHP per un tozzo di
pane per poter, lui, risparmiare: che se lo facesse per i cavoli suoi, se e'
capace), e lo puo' installare anche mia sorella...

Puoi avere il sistema operativo piu' bello del mondo e inattaccabile, ma
senza applicazioni e servizi che ci girano sopra non ci farai nulla. Senza
la disponiblita' finanziaria per poter istruire e aggiornare la gente sarai
costretto ad usare sistemi "a minimo sforzo", queli che hanno una bella
interfaccia grafica, l'autoinstallazione, l'autoaggiornamento e l'auto....
E, soprattutto, non venderai nulla.

Quarto.

-----Messaggio originale-----
Da: owner-lug a lugbs.linux.it [mailto:owner-lug a lugbs.linux.it]Per conto
di Luca Giuzzi
Inviato: mercoledì 28 marzo 2001 12.17
A: marco ghidinelli; lug a lugbs.linux.it
Oggetto: Re: perche' la gente usa ancora la redhat?



>
> /*
>  * questa non vuole essere una mail che tenta di scatenare flame o cose
del
>  * genere... e' solo una domanda che mi sto ponendo da un po' di tempo
>  */
>
> fatti:
>
> 1) mediamente le macchine qui in ditta subiscono un paio di attacchi al
giorn
> o
>    da gente che non sa cosa fare attaccata a internet.
>
> 2) il numero di vulnerabilita' scoperte giornalmente e' elevato:
>    penso si stia sulle 2/3 nuove vulnerabilita' a settimana
>    (e' una stima molto ottimistica penso)
>
> 3) tempo per seguire mailinglist di sicurezza diventa sempre minore per
tutti
>
> a questo punto una semplice riflessione:
> avere un server su internet e' un rischio estremo.
>
> soprattutto se si ha poco tempo da dedicare all'amministrazione.
>
Sino a questo punto concordo piu' o meno appieno...

> esiste pero' un modo per risolvere (certo, non completamente) i problemi
sopr
> a:
> si chiama 'apt', ed e' il sistema di installazione-update di debian.
>
Su questo non sono d'accordo... apt e' comodo, e' carino e sfrutta alcuni
 aspetti nel formato di pacchetto ".deb" che mi piacciono abbastanza.
 L'upgrade automatica del sistema non e' mai, pero', una buona soluzione...
 la soluzione e' imparare cosa sta succedendo, seguire le liste di sicurezza
 e (eventualmente, nel caso di una ditta) assumere piu' personale
qualificato.
Una nota: OpenBSD si vanta di fare auditing del codice per tutta la
 distribuzione... il risultato? Un pacchetto solido ma molto spartano...
 X non e' installato di default e nel momento in cui si cerca di installarlo
 compaiono warning a tutto schermo e si richiede di modificare una opzione
 nel setup del kernel... d'altro canto un server web NON HA BISOGNO di X.
 RedHat ha il brutto vizio di voler installare `di default' un sacco di
roba...
 roba utile per un desktop, un po' meno per una macchina da dedicare ad un
 compito specifico: io mi sono ritrovato a dover cancellare una serie di
 pacchetti indesiderati e indesiderabili che -francamente- non avrei mai
 voluto. Python installato senza chiedere niente?? Io uso perl!! :))
 Debian segue un approccio diverso (il sistema `base' e' piccolo),
 ma la distribuzione `in se' ' e' enorme. Chi mette una macchina in rete
deve
 sapere i rischi a cui va incontro e agire di conseguenza: i servizi che
 non si installano non possono essere compromessi, per cui se il ftpd
 NON c'e', e' ben difficile che un malintenzionato possa usarlo per forzare
 il sistema.

>
> 			ma nessuno lo usa.
>
>
> mi piacerebbe capire il perche'...
>
> la debian fa paura?

No... e apt e' stato portato pure per rpm, se e' per quello...

>
> la gente si trova cosi' bene con redhat et similari da non voler cambiare
> distribuzione?
>
Vedi sopra. Tieni conto pero' che cambiare distribuzione non e' un passo
 fattibile a cuor leggero. Ci sono personalizzazioni, scripts e
 idiosincrasie da considerare. A questo si aggiungono incompatibilita' fra
 le varie versioni di glibc e di gcc. Credimi: e' una esperienza
 illuminante ma NON piacevole e la perdita di temo e' superiore a quella
 di leggersi bugtraq.

>
> --
> /* Usage: cat title-key scrambled.vob | efdtt >clear.vob */
>
> #define m(i)(x[i]^s[i+84])<<
> unsigned char
x[5],y,s[2048];main(n){for(read(0,x,5);read(0,s,n=2048);write(1
> ,s
> ,n))if(s[y=s[13]%8+20]/16%4==1){int
i=m(1)17^256+m(0)8,k=m(2)0,j=m(4)17^m(3)9
> ^k
>
*2-k%8^8,a=0,c=26;for(s[y]-=16;--c;j*=2)a=a*2^i&1,i=i/2^j&1<<24;for(j=127;++
j
> <n
>
;c=c>y)c+=y=i^i/8^i>>4^i>>12,i=i>>8^y<<17,a^=a>>14,y=a^a*8^a<<6,a=a>>8^y<<9,
k
> =s
>
[j],k="7Wo~'G_\216"[k&7]+2^"cr3sfw6v;*k+>/n."[k>>4]*2^k*257/8,s[j]=k^(k&k*2&
3
> 4)
> *6^c+~y;}}

Una nota a margine:
 le upgrades automatiche sono una brutta cosa(tm). Il sistemista
coscienzioso
 provvede all'auditing di tutto il codice per i servizi di sistema
 installati sul suo server... o quantomeno controlla che cosa sta
installando
 e/o ha installato. Forzare un sito ftp (la storia dei tcpwrappers insegna)
 e' piu' facile di quello che sembra e distribuire codice `con trojan' non
 e' poi cosi' difficile (si', lo so... firma digitale, ma leggiti la
 vicenda Verisign/Microsoft).

Ciao,
 lg






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