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sicurezza

Luca Giuzzi giuzzi a dmf.bs.unicatt.it
Mer 24 Gen 2001 16:27:19 UTC
Mah... fra rpm e deb ci sono delle differenze `di filosofia' abbastanza
 rilevanti: rpm calcola le dipendenze "per file"; dep lo fa "per pacchetto".
 Entrambi gli approcci hanno i loro aspetti positivi:
  dipendenza `per file' vuol dire che si verifica l'esistenza di un
  file richiesto nel sistema ma non il pacchetto corrispondente: la cosa
  e' ottima, soprattutto se ci sono un po' di pacchetti compilati `in situ',
  ma rende praticamente impossibile fare updates automatiche (soprattutto
  se le dipendenze cambiano fra diverse versioni del pacchetto); 
  dipendenza `per pacchetto' e' utile, ma non e' troppo piacevole vedersi
  sovrascrivere l'ultima versione di XFree scaricata da CVS e compilata
  con -O99 per il semplice fatto che un pacchetto `vede' una versione
  piu' vecchia.

In ogni caso:
 1. l'update automatica e' una cosa che piace tanto a M$ ma che dovrebbe
  far inorridire un sistemista: ci sono tutta una serie di denial of
  service e di sproofings che sono possibili in questi frangenti...
  firmare i pacchetti con una chiave pubblica (come suggerito per i 
  mantainer sotto debian) aiuta ma rimane sempre la possibilita' di
  danni gravi...
 2. le updates sono una necessita', soprattutto per sistemi `visibili'
  dall'esterno: vulnerabilita' ne vengono scoperte con frequenza 
  pressoche' quotidiana, alcune dovute a cattivo stile di programmazione,
  altre effettivamente dovute a `tecniche nuove': anche la distribuzione
  piu' sicura (probabilmente debian-stable per linux; decisamente OpenBSD
  fra i sistemi liberi e non) puo' essere vulnerabile a queste.

Consigli sono di iscriversi se non a bugtraq (troppo traffico, forse), 
 quantomeno alle liste `announce' delle distribuzioni installate e di
 provvedere agli aggiornamenti con frequenza piuttosto alta.

Ciao,
 lg



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