linux user group brescia

Ciao,

>  Che ne pensi della creazione del nuovo sistema "offline" (mantenendo online
> il vecchio) e spostando online il nuovo solo dopo un decente collaudo ?
>  Il downtime dovrebbe limitarsi quasi solo allo shutdown/restart della
> macchina (e al massimo si rimette online il vecchio).

Qui da noi risulta difficile "testare" un sistema offline: la maggior
parte dei servizi che offre non puo' essere testata finche' e' offline;
come minimo dovresti metterla in rete con un IP diverso, ma allora 
questa soluzione e' sostanzialmente equivalente a quella di spostare
i servizi uno a uno, mi pare.

>  Chiedo solo per precisione: quando si fa un upgrade, il sistema (RPM)
> seleziona automaticamente tutti i soft "attivi" sulla macchina al momento e
> tenta l'aggiornamento ?
>  Ho capito bene ?

Si, hai capito bene.  Vengono rilevati i pacchetti "rpm" installati e si
tenta l'aggiornamento di questi. Nascono delle difficolta' (di cui si
preoccupa il programma di installazione) nei casi in cui un pacchetto
ha cambiato nome, o e' stato suddiviso in due pacchetti o viceversa.
Ad esempio, nelle RH recenti molti servizi sono stati spezzati nella
componente client e nella componente server, installabili separatamente
(scelta condivisibile).

>  Mmmm... sono io che sbaglio tutto oppure l'upgrade software, per ogni ditta
> che lavori in campo IT, è un "must" ?

Non ho idea, non lavoro in campo IT (per fortuna :-)

> - copia "fisica" dell'HD su uno nuovo (così il vecchio continua a lavorare)
> - aggiornamento di tutta la distro
> - soluzione di tutti i problemi che si vengono a creare: pacchetto per
> pacchetto, partendo dal kernel.
> - test della nuova distro
> - shutdown della vecchia
> - startup della nuova
> - eventuale "finetuning"

Si, mi sembra una procedura sensata.  A parte la questione discussa in
cima sulla possibilita' di testare il nuovo sistema mentre e' offline.
Altra questione:  se ci sono servizi che coinvolgono dati che vengono
aggiornati continuamente (ad esempio un server NFS), non puoi permetterti
di testare il nuovo con il vecchio in funzione!  Poi dovresti comunque
prevedere una fase di "spostamento dati" che si presta ad orribili
sviste (tipo ripristinare un file system alla situazione del giorno prima).
Su queste cose serve fare molta attenzione.
Stessa cosa se si vuole aggiornare un server che contiene un database.


>  Eh eh... cambio la domanda: tu come fai ? lasci i file nella directory
> originale o li sposti ?

Li lascio nella directory originale.

>  E se uso un hardlink ? Ci sono controindicazioni ?

Si, in linea di massima vanno evitati, poiche' molti comandi non riescono
a distinguerli dal file vero (il che e' piuttosto logico) e questo rischia
di comportare prima o poi la duplicazione del file (durante uno spostamento
o backup) e a quel punto le modifiche fatte su una copia NON si riperquotono
sull'altro.  Poi un hard link puo' essere fatto solo all'interno dello
stesso filesystem.

>
>
>  Non so quale sia la distro precedente alla 7.0 (può essere la 6.4 ?) ma è

e' la 6.2

> possibile che contenesse una qualche utility per passare al nuovo formato ?

Non ne sono a conoscenza!

>  Btw: sono proprio questi i problemi dei quali ho paura: il fatto che
> saltare alla cieca alcune versioni della distribuzione mi facciano perdere
> delle utilities di adattamento (glue) tra un formato e quello successivo.

In generale nella documentazione di installazione dovrebbe essere specificato
il range di versioni da cui e' possibile effettuare l'upgrade.  Ma naturalmente
il baco e' sempre in agguato.  Tieni conto che risulta estremamente complesso
testare il buon funzionamento di una procedura di upgrade, vista l'estrema
varieta' di situazioni in cui si puo' trovare un sistema da aggiornare.

mp