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Maurizio Paolini paolini a dmf.bs.unicatt.it
Dom 29 Ott 2000 05:41:09 UTC
>
> > E' facile risponderti:
> > supponi di scoprire oggi che c'e' un "intruso" che regolarmente si
> > intrufola nel sistema a tua insaputa, e per qualche motivo tu vieni
> > a scoprire che il suo "primo" ingresso risale alle 3 di notte 
> > di domenica 28 dicembre del 1999...
>
> Tanto per non farmi gli affari miei: ma lo sapete che siete proprio
>    paranoici, sulla "sicurezza"?

Per caso, tu gestisci dei sistemi su cui altra gente lavora e su cui ci
tiene tutti i propri files?

Non immagini nemmeno i sudori freddi che mi vengono ogni volta che mi
tocca spostare la home di "tizio" da un computer ad un altro (non tanto
quando faccio il "tar..." per copiare la home, ma quando devo fare il
"rm -r" per cancellare la vecchia)

Ti assicuro che sul mio pc di casa non mi preoccupo affatto della 
sicurezza.

> Cioe`, io posso capire tutto, ma questa filosofia di fondo basata sul
>    "sospetto" mi da` un po' fastidio... forse perche' non ne afferro
>    la portata, per carita`... forse perche' tutti voi lavorate su
>    sistemi unix, e vi rode qualcosa solo per il fatto di non essere
>    "root"... forse perche' in fondo in fondo violare un sistema e` una

Ma cosa dici!  Essere "root" non significa "essere onnipotenti", ma solo
"avere un sacco di responsabilita' in piu'".

Ora non vorrei ricominciare con il solito discorso che solo un po' di anni
fa internet, e le reti di computer, era fondata sulla collaborazione
reciproca, che tutti gli strumenti base di rete non si preoccupavano
del "discorso sicurezza", perche' non ce n'era bisogno...

Evidentemente a te non e' mai successo di scoprire che su uno dei sistemi
che amministri ci bazzica uno che non sai chi e', da dove viene, e cosa
ha combinato sulla macchina, e da quanto tempo.

> Non lo so, pero` mi preoccupa leggere anche sui libri tutti questi
>    accenni alla sicurezza, al fatto che bisogna stare attenti, etc...

Solo che, purtroppo, i pirati informatici esistono eccome, oggi, e
non solo quelli che attaccano la Microsoft, ma anche quelli che violano
il computer del tuo piccolo e sconosciuto Dipartimento universitario, 
che ti cambiano i comandi "ls", "ps",... in modo da non farsi scoprire,
che ci fanno girare sopra dei servizi che non sai nemmeno a che servono,
(e non si tratta di SETI a HOME).

> In fondo io uso il pc (e Internet) per avere informazioni, per
>    "scambiare" informazioni, quando ne posso dare, per "comunicare":

Anch'io

Saluti,  mp



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