linux user group brescia

immagine del castello

Archivio della mailing list

R: Linguaggi dinamici

Maurizio Paolini paolini a dmf.bs.unicatt.it
Lun 2 Ott 2000 16:50:02 UTC
> >L'interprete infocom codificava i testi (non so se lo stesso valeva anche
> >per il dizionario) usando la cosiddetta Radix50 (ovvero base 40!) che
> >all'epoca veniva usata sui PDP per (ad esempio) i nomi dei files.  Il motivo
> >del "50" e' che su PDP era molto usata la base 8, e quindi 40 diventa 50 :)

Attenzione: radix 50 e' molto piu' efficiente.  Facendo il conto hai che
con tre cifre in base 40 ottieni 64000 valori possibili, quindi riesci
a farle stare in 2 bytes.  Ergo in 2 bytes riesci a mettere tre caratteri
ciascuno in un set di 40.  Ricordo che c'erano tutte le lettere (solo
maiuscolo), le cifre da 0 a 9 e siamo a quota 37 piu' altri 3 caratteri.
Mi ricordo che c'era lo spazio, il punto, e forse la barra, ma non ne sono
sicuro.
Con il sistema di 5 bit per carattere riesci ad usare solo 32 caratteri
diversi, sempre ottenendo 3 caratteri ogni 2 bytes.

Mi pare proprio che infocom usasse quel sistema.  Per i caratteri non
compresi nei 40 venivano usate sequenze di escape.

mp

>
> Nell'Apple II usava 5 bit per carattere, probabilmente e' lo stesso sistema
> (scartando 8 delle possibili combinazioni), da qualche parte dovrei avere
> le note dell'epoca.
>
>   .Erix.
>



Maggiori informazioni sulla lista Lug