linux user group brescia

Le stampanti solitamente non si esportano via NFS :)
 [va bhe'... ho visto stampanti moderne con server ftp e http incorporato,
 per cui potrebbero pure consentire un accesso alla coda di stampa via
 NFS, ma questo non e' lo standard]

Immagino che tu stia usando il lpd standard (coda stile BSD) e non soluzioni
 diverse tipo cups o lp-ng. Se questo e' il caso, il demone e'
 ``naturalmente'' predisposto ad accettare connessioni di rete:
 sulla macchina che fa da print server devi inserire in
 /etc/hosts.lpd
 i nomi dei computer che vuoi siano autorizzati a stampare localmente
 [attenzione: i nomi devono risolvere ad un indirizzo IP tramite 
 /etc/hosts o, se e' il caso, attraverso il tuo DNS locale]

Sul client devi avere una entry in /etc/printcap del tipo

lp:\
     :lp=:\
     :rm=nome.host.remoto:\
     :rp=nome.stampante.collegata.host.remoto:\
     :sd=/var/spool/lpd/directory_di_spool_locale:\
     :if=/bin/cat:\
     :lf=/var/spool/lpd/directory_di_spool_locale/lpd-errs:\
     :mx#0:\
     :sh:

La riga :if: per specificare il filtro di ingresso SERVE al fine di aggirare
 un baco nell'lpd (baco presente nella versione distribuita con RH,
 quantomeno)

La stampante e' usabile, dopo questa configurazione, dal client con
 il solito
 lpr -Plp nomefile
 [lp e' il nome di default, per cui funziona anche lpr nomefile]

I files devono essere, al solito, in formato postscript!

Ciao,
 lg