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DeCSS...

Luca Giuzzi giuzzi a dmf.bs.unicatt.it
Sab 29 Gen 2000 14:30:09 UTC
>sta succedendo un casino con il decss...

Decisamente una cosa poco piacevole, molto poco piacevole....
...e, una volta di piu', la prova che il richiedere standards `aperti' non
 e' soltanto un modo per incentivare lo sviluppo di codice piu' robusto/migliore
 ma realmente un serio problema politico.

Il DeCSS (si', mi sono letto l'algoritmo) e' un esempio di implementazione
 stupida di una idea ancora piu' stupida.
Implementazione stupida nel senso che si tratta di una `stream cypher'
 basata su di un singolo registro a scorrimento lineare... con 4Gb di dati
 da analizzare in formato mpg-2, un po' di pazienza e una minime conoscenze
 di crittografia e' quasi banale fare un attacco di tipo `forza bruta'...
 se poi alcuni implementatori hanno semplificato il lavoro lasciando il
 codice nel loro player, tanto meglio, ma il livello di sicurezza 
 di un encoding del genere e' negativo [perche' fornisce la sensazione
 di avere un sistema robusto quando non lo e']

Idea stupida in quanto si basa su due principi fondamentali:
 1) non documentazione del formato;
 2) proibizione del reverse-engineering.

Penso valga la pena di notare, innanzi tutto, che sebbene il software venga
 distribuito con una licenza (ma la validita' di una licenza del genere
 e' quantomeno discutibile dal punto di vista legale), l'hardware viene
 acquistato [i.e. si diviene proprietari di un determinato tipo di scheda/etc.]:
 voler sapere come funziona il proprio frigorifero e' nel diritto di 
 tutti gli acquirenti... voler sapere come funziona il player DVD che si e'
 comperato e' pure nel diritto di tutti gli utenti.

Il fenomeno Linux/GNU, a mio parere, non e' tanto legato ad una superiorita'
 tecnica o ad una maggiore economicita' del tutto, quanto al fatto che
 non e' e non deve essere piu' ammissibile presentare il calcolatore
 come una `scatola nera': i sistemi cambiano col tempo e nessuno gradisce
 l'idea che quanto ha lui stesso scritto due/tre anni prima non sia
 piu' leggibile a causa della mancanza di software e di documentazione sul
 come scrivere il software.

Il dibattito, e le polemiche, su MP3 e, adesso, CSS sono segnali preoccupanti;
 spero che il risultato finale non sia semplicemente un supporto `alla cieca'
 delle posizioni proposte da un industria [quella dell'intrattenimento] che
 semplicemente desidera spremere un mercato al massimo senza cercare nuove
 possibilita' di investimento/sviluppo/etc.

Nota a margine: quando i primi videoregistratori sono stati messi in 
  commercio negli stati uniti, le major di Hollywood -e la Disney in
  particolare- avevano fatto causa contro gli artefici del nuovo
  elettrodomestico che
 a) avrebbe fatto morire l'industria cinematografica;
 b) avrebbe violato il loro diritto legittimo di decidere quando un determinato
    film sarebbe dovuto essere trasmesso;
 c) avrebbe consentito alla gente di vedere piu' volte lo stesso film senza
    che venisse pagato ogni volta il prezzo dell'acquisto o del biglietto.

 La causa fu vinta dalla Philiphs e, nonostante questo -o forse proprio
  per questo- film continuano ad essere girati e la rivendita di cassette
  e' una delle maggiori fonti di introito per i produttori...

 Immagino lo stesso possa e debba accadere anche per il `multimedia':
  la causa sul CSS e' una cosa patetica e, se non fosse per le persone
  coinvolte direttamente e per i modi che sono seguiti, potrebbe dirsi
  addirittura `ridicola'. Una cosa e' certa, pero': sinche' il tutto non
  si risolve nel modo in cui mi auguro (con una apertura dello standard e 
  la ricerca di un miglior modello commerciale), sicuramente IO non
  comprero' ne' guardero' DVDs! 

 Ciao,
  lg 



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