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Dubbi su Partizioni Linux

Maurizio Paolini paolini a dmf.bs.unicatt.it
Gio 20 Maggio 1999 18:04:36 UTC
Sul discorso partizioni si rischia di aprire un bel dibattito!
Ma penso di poter riassumere il discorso piu' o meno cosi':

creare 2 sole partizioni e' molto piu' semplice, e non richiede
una certa pianificazione per capire a fondo come partizionare
il disco, puo' andare bene per il neofita, ma si ottiene un sistema
meno "solido".

Ci sono molti motivi che suggeriscono la creazione di piu' partizioni:
1. evitare che gli utenti possano riempire aree destinate al sistema,
tenendo gli utenti in una partizione, montata diciamo in /home, e le
aree di sistema, tipicamente /var, dove ci stanno i log, la posta in
arrivo, le code di stampa, ecc. in un'altra partizione.

2. Questioni di sicurezza: volendo una partizione puo' essere montata ad
es. readonly, riducendo il rischio di manomissioni.

3. Diventa piu' semplice tentare riparazioni, ad es con "fsck", senza dover
spegnere il sistema, almeno per le partizioni diverse da "root".

4. Se si rovina una partizione si rischia meno di compromettere tutto il
sistema.

5. Pensa che se "windows" fosse stato installato su due partizioni anziche'
una sola, non avrei tribolato con arnesi come "defrag" e "fips" per creare
spazio per linux.  Lo stesso discorso vale per Linux.

E penso si possano elencare ancora altri motivi.

Naturalmente poi il dibattito si accende sui dettagli. 
la partizione di "root" dovrebbe essere piccolina (anche se 60M forse sono
un po' troppo pochi...)
la partizione di swap avra' dimensione che dipende dalla memoria RAM, e dallo
spazio disco totale.  In genere consiglierei un'area swap almeno grande
quanto la RAM, ma se si ha poca memoria RAM e' meglio abbondare con la
swap.
Le ultime partizioni suggeriscono di creare una partizione per l'immagine
del kernel "/boot", per problemi legati al processo di boot sui PC.
Spesso c'e' una partizione apposta per l'area "/var", dove il sistema
scrive molto spesso.
La partizione per "/usr" e' in genere piuttosto ampia, conterra' la maggior
parte dei programmi di sistema (le parti non "delicate").
Poi c'e' la "/home", con le aree utenti, e poi c'e' spesso una partizione
/usr/local, e una "/opt".

C'e' un significato ben preciso per ciascuna partizione, ad esempio, la
partizione di "root" deve contenere tutto il necessario per tenere in 
piedi il sistema nelle condizioni minimali, che permettano di fare
manutenzione, mentre altri applicativi non indispensabili, editor
sofisticati, shell diverse da quella usata per "root" finiranno in /usr.

Il problema delle partizioni e' che una volta create, vincolano molto
l'utilizzo dello spazio, ed e' molto facile sbagliare le dimensioni
all'inizio, cosa che costringe a laboriosi trasferimenti di files e a
pericolose chiamate a "fdisk".  Pero tutto sommato ti consiglierei
di creare un partizionamento ad es in /, swap, /var, /usr, /home...

Maurizio Paolini



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