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anche i porcospini hanno un'anima

andrea gelmini bungle a intercam.it
Lun 15 Mar 1999 22:54:10 UTC
ehm... che siccome che le mucche ce le ho gia` messe a nanna, che alla
tele non ci sono cartoni animati decenti, che alcuni mi hanno scritto
chiedendomi che fine avessi fatto (oh, almeno qualcuno mi ama!) colgo
l'occasione per buttar giu` quattro risposte.
ora, essendo io un montanaro piuttosto rozzo, non molto avezzo
a riempire d'ovatta i propri messaggi, pregherei fin d'ora di
evitare di leggere saccenza und strafottenza und tutte-quelle-paranoie-
che-taluni-si-fanno in questa mail. (le divergenze si risolvono in altra
sede, da uomini, con gli opportuni coltelli).
scusate se raccolgo messaggi a casaccio per rispondere, ma la mia testa
e` in aria almeno quanto la mia camera da letto, e non mi e` dato
di riuscire a fare un discorso compiuto (soprattutto dopo il trauma dovuto
alla scoperta dell'inesistenza di babbo natale, di santa lucia e del sesso
virtuale in internet).

enzo_iodice dice:
> Che ne dite di convincere negozianti di PC (quelli che dispongono di
> vetrine) a mettere in vetrina anche macchine Linux... (mi sembra giusto).
>
> Ho già chiesto a un negoziante in via Milano (conosco il proprietario).
potrebbe risultare interessante, ma potrebbe anche rivelarsi controproducente.
ora, parlo non conoscendo ne` te ne` il negoziante, ma non vorrei mai che
qualche curioso, entrando in negozio per avere delle delucidazioni, si sentis-
se rispondere qualcosa del tipo: "non so nulla di linux, ma una banda di
esaltati capeggiata da un losco figuro, mi ha stressato finche` non gli
ho dato un po' di spazio".

andrea mauro mauro:
> Per la data, pensavo al venerdì 4 giugno (al più l'11), considerato che la
> giornata potrebbe concludersi con una cena tra amici...
direi di non andare oltre perche` si rischierebbe di cozzare con lo
hack meeting 99. cosi`, pero`, rischiamo di tagliare fuori i giovincelli
che vanno a scuola dall'incontro. bho, fate voi, io non riesco ad organiz-
zarmi neppure per andare in giro (avete presente quei tizi che passano le
ore in viaggio ad elencare le cose che si sono dimenticati di portarsi con
appresso?)
comunque vedrei di buon occhio il sabato. invero non so se ci siano dei
problemi logistici con la facolta` (tipo che il sabato il rettore voglia
correre con i pattini per l'aula magna, sicche` si debba stare alla larga).

> che potrebbe metterci a disposizione l'aula consigliare o l'aula magna (se
> il numero dei partecipanti dovesse superare le nostre aspettative).
se si da` in tempi brevi risonanza alla cosa si puo` anche tentare di
raccogliere un piccolo elenco di potenziali partecipanti.

> anche se abbiamo più di 2,5 mesi, se vogliamo tentare questa esperienza, ci
> conviene darci dentro...
uhm... due mesi e mezzo possono essere troppi o troppo pochi.
se si vuole organizzare una cosa ben fatta, con tutti i sacri crismi,
non si puo` neppure pensare di farla entro questo tempo. al di la` del tempo
necessario a noi per preparare il tutto, ci vuole il tempo per diffondere
la voce e cosi` via, tutte cose che sapete meglio di me.
se si vuole organizzare una cosa "carina", mi sembra che in due mesi si
rischi di disperdere troppe energie. mi garberebbe di piu` l'organizzazione
di mini conferenze/avvenimenti/incontri di vario tipo distribuiti lungo
un periodo di tempo. quelli di decoder, ad esempio, stanno organizzando,
dall'inizio di quest'anno fino all'hack meeting, tante piccole manifestazioni,
che si tengono a milano, a scadenza piu` o meno mensile, di vario tipo tutte
incentrate sull'open source e linux. e una volta un install party, e una
volta una tavola rotonda, e una volta lo scambio di software, e una volta
un pgp party alla gente comincia a ronzargli in testa il nome "linux"
(accattivante, bello da pronunciare, ma che non e` un'automobile).

> Una volta che riusciamo a definire durata e "taglio", si potrà iniziare a
> pensare ai contenuti.
ehm... io farei il contrario. vediamo che contenuti possiamo dare, indi
decidiamo il taglio. non vorrei si corresse il rischio di perdere il con-
tributo di tanta gente in gamba.

michele bonera bonera:
<salto a pie` pari>
uso il messaggio di michele come pretesto per allargare un attimo il discorso.
ok, tavola rotonda, ok "perche` linux", confrontare linux con il resto del
mondo... uhm...
e` un casino, non sono piu` capace di mettere insieme un discorso che fili
(sara` il fumo, l'alcool? magari fosse il sesso!)
domanda: vogliamo darci da fare per qualcosa (linux), o contro qualcosa
(microsoft)?
la cose che temo sempre di piu', in tutte le realta` linux che ho conosciuto
fin d'ora, e` quel sentimento di integralismo religioso-informatico che
sembra muovere parecchie persone. e` che e` lo stesso modo di porsi
dei teppisti allo stadio verso il calcio. sara` che sono perspicace come
un sasso, ma alle volte il clima e` diventato talmente pesante che sono
fuggito. (questo e` uno dei motivi principali per cui ho chiuso il mio
interesse nei confronti del pluto).
tornando ad un possibile confronto durante la manifestazione.
vi e` mai capitato di assistere ad una di quelle vendite in casa di
materassi e coperte dove, gli intraprendenti venditori, basano tutta la
validita` del loro prodotto spiegandovi come avete dormito male/da stupidi/
da fessi/scomdi/da incoscienti nel vostro vecchio materasso? insomma,
dimmi le eccezionali caratteristiche del tuo materasso, valutero` poi io
se effettivamente sono migliori del mio, e da li` prendero` una decisione.
insomma, la solita frase "se ne parli anche male, purche` se ne parli"
va a tutto vantaggio della microsoft, perche` comunque la gente continuera`
a sentirla nominare anche ad un incontro dedicato a linux, e pensera` che:
a) noi ci si senta in competizione con essa (quindi timorosi di risultarne
inferiori), b) che il nome microsoft, volenti o nolenti, e` inscindibile
da qualsiasi realta` informatica.
ora noi sappiamo che la realta` non e`
cosi`, ma, avendo un eccessivo accanimento contro microsoft, risulteremmo
agli occhi della gente come degli ultra` sfegatati senza senno (e tutti
sappiamo quanto poco la gente si fidi degli ultra`).
in conclusione, credo si debba aiutare la gente a ragionare, evitando
di additarla brutta, sporca e cattiva per cio` che sta usando ora.

cito sempre da michele:
> In collaborazione con Guerra Computer in stazione, sto cercando di
> mettere in piedi dei server LINUX-FRIEND ;) con fault-tolerance molto
> elevata per applicazioni misson-critical...
che cosa dovrebbe fare questo server?

> CASE ATX doppia alimentazione
> PIASTRA MADRE Dual Pentium II della ASUS
> PROCESSORE: Due Pentium II con due ventole di raff. cad....
> MEMORIA: 256 MB SDRAM Ecc (Error checking & correction) (le migliori ?)
ehm... un server mission critical con questo hardware mi sembra una
contraddizione.
mission critical non significa hardware fantasborrico che costa un fracco
di soldi. (oddio, significa anche questo, ma ad un livello totalmente
diverso di quello di cui stiamo parlando) (oddio, oddio, non che 'sta roba
sia proprio l'incarnazione del massimo sviluppo tecnologico attuale).
direi di valutare bene cosa deve
fare il server, e da li` decidere sul da farsi.
durante l'hack meeting a firenze c'erano 38 gradi, e la sala di connessione
era ricavata sotto un tendone (er forno crematorio). ora, li` mission
critical significava avere una macchina che non si resettasse ogni ora
per il surriscaldamento dei micro (leggi pentium superveloci super
intel inside). dei simpatici toskanacci risolsero la cosa mettendo in rete
il grullone, simpatico 386 senza tastiera e senza monitor, al quale si
accedeva in rete e che non ha ciccato un minuto di funzionamento.
con 15.000.000 ci puoi comprare un bel server alpha (c'e` un rivenditore
anche a bergamo). un bel server alpha significa un server che soddisfi
le tue esigenze. ora non so le tue esigenze, ma non penso che tu abbia
bisogno di tanta potenza di calcolo (nel qual caso accarezzeri l'idea di
un bel agglomerato di computer di seconda mano).

> RAID: mi piacerebbe avere una mylex, ma so che non è ancora uff.
> supportata... suggerimenti ? Esperienze ? Il livello di RAID che
> mi interessa è il 5.
sotto linux il raid e` gestito in maniera piu` efficente e versatile via
software. tieni comunque presente che la questione e` molto delicata, per
gli intrinseci limiti dell'architettura su cui vorresti lavorare.
il mio controller scsi non ha mai presentato problemi provando a simulare
i vari failure dei device, ma alcuni controller, ad esempio gli adaptec,
spesso presentano il problema di bloccarsi nel momento in cui uno dei
dischi viene a mancare, e questo rende vano il discorso raid.
notasi che il mio controller e` un banalissimo ncr, che non permette
neppure il boot, e che dio solo sa da dove e` saltato fuori.
se comunque ti interessa la cosa, posso mandarti l'archivio della
m/l relativi ai raid sotto linux, puoi trovarci delle info interessanti.

>HD: 6 Dischi IBM SCSI da 9 GB 7200/10.000 giri (devo verificare la
>    dispo) Totale 45 GB senza HotSpare e 36 GB con HS
lo hotspare lo decidi tu. se hai problemi di spazio, tieni comunque presente
che il raid 5 puo` continuare a funzionare temporaneamento anche con n-1
dischi, ricostruendo automaticamente quello mancante nel momento in cui
viene ripristinato.

>SRETE: Due 3COM Fast Etherlink (o c'è qualcosa di più adatto)
piu` adatto a che? cosa ci devi fare?

>TAPE BACKUP.... ???? (datemi qualche idea)
credo che la scelta sia obbligatoriamente un dat, ma tieni presente che le
cifre salgono parecchio (oddio, e` anche vero che il costo per mb e`
molto basso)

riguardo ai cd:
visto che ora le distribuzioni le danno anche con i fustini del dixan, sarebbe
carino raccogliere tutta quella documentazione in rete che non trova spazio
da nessuna parte, e che non viene mai distribuita sui cd.
ultimamente mi son dovuto scaricare del materiale riguardo a python e a 
tcl/tk, ed e` stata veramente un'impresa. ok, un affogato al caffe` al
bar sotto casa mia costa come 6 ore di internet, e dura solo cinque minuti,
pero` non posso trascorrere le giornate in rete.

avrei altro da dire ma mi sono rotto di scrivere (mi immagino voi di leggere).

scusate la lungaggine[1], ma mi garba un casino scrivere cazzate.

saluti vari,
andrea gelmini

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[1] non importa, non importa,
    non importa, non serve a un cazzo
    chiedere scusa
    		      [Wolfango, 1998]



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