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[LugBS] Firme in automatico su posta in uscita con postfix

Rampage * atomikramp a gmail.com
Mer 2 Mar 2011 10:24:42 UTC
2011/3/2 Francesco De Rose <francesco.derose a gmail.com>

> 2011/3/2 Rampage * <atomikramp a gmail.com>:
> > Ciao ragazzi,
> > stavo cercando in giro un paio di articoli che spiegavano come poter
> > appendere in automatico un disclamer a tutte le mail in uscita con
> postfix,
> > in modo da evitare di dover configurare a mano tutti i client degli
> utenti,
> > ed impedire che questi ultimi rimuovano i disclamer.
> >
> > [...]
>
> Prima che tu proceda ti consiglio di valutare bene la situazione.
>
> ti rispondo quotandoti perchè la tua mail merita la dovuta attenzione.


> Se i tuoi utenti arrivano al punto di riconfigurare i propri client di
> posta per rimuovere i disclaimer, forse dovresti indagare su questo
> fronte, e non usare la forza e imporre loro il disclaimer, volenti o
> nolenti.
>

Sono assolutamente d'accordo, ma purtroppo è una richiesta che mi proviene
dall'alto e che è difficile negare (vedi altra mia mail nel thread...

>
> Potrebbe essere che i tuoi utenti si sentano stupidi (o scortesi) ad
> inviare email di poche righe di contenuto e svariate righe di
> disclaimer plurilingua. In questo caso una prova di forza, anche se
> vinta da te nell'immediato, deteriora sicuramente il tuo rapporto con
> gli utenti nel lungo periodo.
>

Io in primis mi sentirei un ebete

>
> Il fatto che un sistemista abbia la possibilità tecnica di modificare
> le mail in transito non implica che farlo sia una buona idea. :-)
>

assolutamente d'accordo.

>
> Chiudo con una considerazione, in linea con tutte le citazioni
> (pseudo)-legali che spesso infarciscono questi disclaimer: sei sicuro
> che la legge non ti vieti di alterare la corrispondenza altrui
> aggiungendo al loro termine delle righe non previste dall'autore?
>
> Ed è questo il bello, il problema è che a volte i titolari
1) non si rendono conto di queste cose e te le chiedono ugualmente
2) non si rendono conto che quei disclamer contano UNA CEPPA e non
significano NIENTE, dal momento che la legge parla abbastanza chiaro in
merito dicendo pressapoco così:

la posta si ritiene riservata, e va pertanto tutelata, nel caso in cui vi
sia da parte dei corrispondenti ESPLICITA INTENZIONE a proteggere la
comunicazione.
Nel caso della posta ordinaria ci si riferisce al caso in cui il messaggio
sia contenuto in busta chiusa.
La legge quindi non si applica al caso di cartoline o comunicazioni APERTE.

in termini di posta elettronica ci sono sentenze che traducono questa
interpretazione in:
se non c'è esplicita intenzione a mantenere segreta la comunicazione questa
non è da ritenersi tale.

E i mezzi da applicare sono la crittografia e la firma digitale, e l'uso di
protocolli di comunicazione sicura.

Il fatto che tu spedisca una mail su plain SMTP, la scarichi in clear POP3 e
NON firmi il messaggio con pgp o altri strumenti, fa automaticamente
decadere la VOLONTA' di proteggere la comunicazione.

quindi sta stronzata dei disclamer è solo un bla bla bla che è circolata e
adesso va di moda.


> Ciao,
> --
> Francesco De Rose
>
>
Ciao
Francesco
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