linux user group brescia

Andrea Occhi wrote:
>> Il problema dei laboratori scolastici è che in tanti ovviamente ci
>> mettono le mani e chi come me fa manutenzione deve(doveva) sempre
>> smadonnare per rimettere a posto i disastri fatti dagli alunni (o più
>> spesso dai prof): desktop cambiati, programmi (crakkati ovviamente)
>> installati, eccetera.
>>     
> Se tu impedisci tutto questo, o meglio lo eviti riscrivendo i settaggi
> utente e dando i permessi in maniera attenta, non è meglio?
>
>   
Certo. Parlavo appunto della situazione normale in ambiente win95/98.
In ogni caso nell'altro plesso del mio istituto pure pare si voglia 
passare a una soluzione hardware. Eppure hanno win2003server.
Evidentemente il problema non è tecnico ma organizzativo.

>> Piuttosto che rincorrere dietro a soluzioni simili credo bisognerebbe
>> mettere in chiaro che in una situazione ottimale questi artifici non
>> sono necessari.
>>     
> Calma. Non esiste una soluzione ottimale per ogni situazione.
> Ti garantisco che se hai 8 pc, 80 alunni, è più semplice e meno
> costoso (e toglie poco) una soluzione come quella prospettata da me e
> da altri.
> Solo creare 80 utenti ci vuole 3 giorni...
> Inoltre ogni anno c'è da creare gli utenti nuovi e cancellare quelli vecchi.
>
>   
la questione non credo sia tecnica (avete mostrato che le possibilità ci 
sono), ma di metodo.
Riguardo alla manutenibilità anche qui le tecniche sono varie.
Creare un file csv con i dati anagrafici estratti da sissi 
(l'applicativo gestionale delle scuole), elaborarlo un poco e madarlo in 
pasto a webmin costa nella mia esperienza un tempo non eccessivo. Con lo 
stesso csv alla fine ho: popolato il laboratorio locale del mio plesso 
(100 utenti) e popolato il database di utenti del sito scolastico e 
della piattaforma di e-learning di tutto l'istituto (1100  utenti).  Il 
risultato è che gli alunni hanno una sorta di login "universale" per 
tutti i servizi  offerti dalla scuola. Dal punto di vista educativo 
l'idea della personalizzazione ha un valore.
Senza considerare le richieste della normativa su privacy, tracciatura 
internet etc.

>> Nel mio laboratorio ho fornito ad ogni studente un account personale ed
>> i privilegi degli utenti sono settati per impedire loro di fare danni,
>> di installare programmi, etc.
>> Sapendo ognuno di loro che è pienamente responsabile del proprio spazio
>> si ottengono due risultati: da una parte la loro responsibilizzazione,
>> dall'altra la contentezza di essere liberi di poter persoinalizzare il
>> proprio desktop, temi, icone e compagnia come si vuole.
>>     
> Dopo hai 80 cartelle da scandire per cercare pornazzi, barzellette et similia...
>
>   
Questo è un altro discorso. La questione laboratori a scuola va 
affrontato in maniera complessiva (privacy, internet, controllo, 
filtraggio). In questo linux offre una serie di opportunità da 
valorizzare. Un esempio è censornet che è un proxy debian-based che è 
ormai utilizzato da diverse scuole.  Anche lui prevede un login 
personale, ed è sottinteso che gli utenti sono stati creati allo stesso 
modo detto sopra.

> Dipende molto dagli skill e dalla voglia di farne dei docenti.
> Se si arrangiano a risolvere i problemi può andare bene, ma se è uno
> esterno a metterci le mani, più la cosa è statica (ovvero ferma
> immobile) meglio è.
> Questo ovviamente il mio parere.
>   
D'accordo. D'altra parte credo che a scuola stia finendo il tempo 
pionieristico, e si vada verso scelte strutturali chiare (vedi ancora 
una volta la normativa su privacy e internet).
E vero che bisogna fronteggiare spesso la lentezza e la paura del 
cambiamento, ma d'altro canto bisogna far notare che quello che si 
propone è un sistema completo, affidabile ed in linea con le richieste 
normative attuali: filtraggio internet, controllo accessi, 
manutenibilità semplificata, robustezza del sistema. Ed a prezzo politico.

Antonello