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Open Archive: un'idea ed una proposta

Andrea Gelmini andrea.gelmini a lugbs.linux.it
Ven 21 Dic 2007 12:21:00 UTC
Gen.le Luigi,
   il progetto da lei proposto ha dei risvolti interessanti, pur non
interessando direttamente il Linux User Group di Brescia. Vi sono
diverse tematiche da affrontare, che spaziano dal giuridico
(proprieta' intellettuale delle opere/studi, ecc), al tecnologico
(implementazione e gestione di un servizio del genere).
   Ho messo in copia alla mail mio fratello che, in quanto
compositore, puo' essere interessato alla cosa, nonchè la lista
generale del LUG, visto che diversi partecipanti sono anche musicisti
a vari livelli, da semplici appassionati in su.
   Proporrei un incontro dove valutare un lavoro a quattro mani con le
persone interessate del LUG.
   Mi faccia sapere la sua disponibilita'.

Cordiali saluti,
Andrea Gelmini (328/7296628)

Il 21/12/07, Luigi Radassao<luigi.radassao a gmail.com> ha scritto:
> Spett. Linux User Group di Brescia,
>
> mi rivolgo a voi in quanto da poco interessato alle tematiche legate
> all'"open" (nonostante sia a tuttoggi, ahimé, utente Microsoft), ed in cerca
> di aiuti per la realizzazione di un progetto legato alla didattica ed alla
> musica.
>
> Premetto che non so se mi sto rivolgendo alle persone giuste, non conosco
> nello specifico il Linux User Group e quanto ad informatica... sono una
> mezza schiappetta.
> Però è da qualche tempo che mi frulla per la testa un'idea, per la
> realizzazione della quale sto cercando l'aiuto di qualcuno informaticamente
> più esperto di me, e che abbia voglia di condividerne spirito, contenuti e
> finalità.
>
> In sintesi: l'idea è quella di creare un open archive disciplinare che, in
> un digital repository creato ad hoc, raccolga, cataloghi, "conservi" e metta
> a disposizione del pubblico tesi di laurea in materie musicologiche, nello
> specifico dedicate alla musica afroamericana (jazz), prodotte dai
> neolaureati del biennio superiore (Afam) nei conservatori italiani.
> Il tutto nasce da un'esperienza didattica che ho fatto per due anni presso
> il Conservatorio Marenzio di Brescia, dove ho tenuto l'insegnamento di
> Storia della musica Jazz. Parificati, da qualche anno, alle Università, i
> Conservatori hanno iniziato a sfornare tesi che rischiano di fare la fine di
> tutta la cosiddetta letteratura grigia: documenti amministrativi lasciati ad
> ammuffire nei depositi delle segreterie universitarie.
> Durante la mia piccola esperienza didattica, mi sono accorto, invece, che
> alcuni di questi documenti non sono semplici atti dovuti, compilati al fine
> di ottenere un titolo accademico, ma studi seri ed approfonditi, contributi
> a volte importanti che meriterebbero di circolare nel mondo della ricerca.
> La loro raccolta e pubblicazione online attraverso un open archive potrebbe
> consentire proprio questo, come già accade, per altro, nel mondo della
> ricerca scientifica (peer-review, pre-print), ma, a quanto io ne sappia,
> ancora molto poco nell'ambito degli studi in materie umanistiche, e nella
> musicologia in specie, sia colta che "popular" (un esempio potrebbe essere
> DDM Online, dell'università dell'indiana, che però non è un vero digital
> repository, in quanto non  full-text, ma un semplice indice:
> http://www.chmtl.indiana.edu/ddm/).
>
> Viceversa, un archivio a tutto testo cui si può fare riferimento, e che mi
> pare molto ben fatto, è quello delle tesi di dottorato dell'Università di
> Bologna: http://amsdottorato.cib.unibo.it/. E' gestito con
> Eprints (http://www.eprints.org/software/) che uno dei
> software liberi più utilizzati (
> http://www.eprints.org/software/archives. Altri software
> generalmente utilizzati sono pure DSpace -
> http://libraries.mit.edu/dspace-mit/ -, e Archimède -
> http://www.bibl.ulaval.ca/archimede/index.en.html): a
> differenza degli altri, gira su server Linux, e può supportare i metadati
> richiesti da Oai (http://www.openarchives.org/ ), la qual cosa lo rende
> ricercabile da Oaister (http://www.oaister.org/), così consentendo una più
> ampia diffusione dell'informazione (ma tutte queste cose forse già le
> conoscete).
>
> La mia mail vorrebbe essere un appello alla ricerca di qualcuno interessato
> alla realizzazione dell'idea, che possa occuparsi in particolare della (o,
> almeno, aiutarmi/rendermi edotto nella) parte "tecnologica" ed informatica
> (dalla gestione e configurazione del server, al caricamento dei dati...).
> Io, da incallito bibliotecario musicale, mi occuperei della selezione, della
> catalogazione, della indicizzazione dei documenti e dell'inserimento dei
> metadati, nonché, attraverso la Sidma (Società italiana peer lo studio della
> musica afroamericana: http://www.sidma.it/Home.htm), di tessere una rete che
> possa legare i Conservatori che ospitano cattedre di Musica Jazz, al fine di
> recuperare le tesi mano a mano che vengono discusse.
> Pensavo, infine, che i lavori pubblicati potrebbero essere registrati e
> tutelati, per quanto riguarda i diritti d'aurore, attraverso licenza
> Creative Commons.
>
> Ho finito. Vi ringrazio da subito per la pazienza: se siete arrivati a
> leggere sino a questo punto ne avete davvero parecchia. Sono ben accette
> osservazioni, critiche, correzioni, adesioni, disdette, grida di giubilo e
> parolacce.
>
> Un saluto cordiale,
> Luigi Radassao
>
>


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