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Wild wild DOS

Luca Coianiz luca a coianiz.it
Mer 6 Ott 2004 22:24:52 UTC
On Tue, 5 Oct 2004, DisKre Panza wrote:
>Monday 04 October 2004 Luca Coianiz ha scritto :
>> IBM-DOS 7.0 (quanto l'ho amato! soprattutto per via di Stacker e del
>> Rexx)
>  AAAAAAAAggggggggggggghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
>  *NON* parlarmi di Stacker!
>  Computer acceso. Non mi accorgo  che si avvicina un temporale. Tuono
>improvviso vicinissimo. Saltata corrente. Perso intero Hd... :~~~(((
>  Il colpo e`  stato talmente duro che  da allora ho ancora  un po' di
>timore quando devo  usare un ".zip", e  non ti dico il  disagio che ho
>avuto  all'inizio  con  Linux,  che  fa un  uso  smodato  di  ".gz"  e
>compressioni varie...

 Uhmmm... da un certo POV ti capisco: SE avessi passato quel che hai passato
tu probabilmente userei solo file di testo ASCII-7 e non mi fiderei nemmeno
della codifica UTF-8, altro che compressione. ;)

 Pensa che invece, nelle stesse medesime condizioni, è stato proprio Stacker
a salvarmi il cu£0 (stiamo parlando di Stacker 3.0 fornito assieme ad IBM
DOS 7.0 nel '93, non delle versioni precedenti): caduta di tensione,
spegnimento e riaccensione del PC (una volta non c'erano gli switch
software: se un PC aveva l'interruttore su ON, quando tornava la corrente si
riaccendeva!... anche più volte in sequenza ;)), ripartenza... Stacker
rilevava che c'era qualche problema ed effettuava una "recovery" (non ho mai
capito cosa effettivamente facesse: pareva come se avesse un journal)... 10
minuti dopo (sul 386) era tutto nuovamente a posto... benedetta IBM! :)

 Chiaramente uno dei *presupposti* era che non ci fosse write-buffering: con
il solo read-buffer m'è sempre andata alla grande (ripeto: 2-3 volte, non
una).

 Da qui capisci perchè sono sempre stato molto amico dei compressori dati,
soprattutto al tempo delle BBS, in cui eravamo degli esperti in tutte le
varie ottimizzazioni... ed anche nella recovery dei dati (in questo, ad
esempio, s'è sempre distinto ARJ).

>  E cmq, un disco compresso mai, Mai, *MAI* piu`!

 Sì... capisco l'antifona... comunque rilassati: è la stessa sensazione che
puoi provare usando NTFS, Ext3 o un'altro dei tanti filesystem odierni: io
una volta, facendo un'emerita cazzata su un floppy con un Apple II (ho
resettato il sistema mentre scriveva la VTOC ed aggiornava il catalog), mi
sono perso "un intero disco" (ok... stiamo parlando di 140KB... ma era anche
l'83 ;)).

 Bene: con utility del calibro di CIA ed una buona conoscenza della
struttura di base del filesystem (VTOC, catalog, link tra VTOC e settori
fisici, ecc.), che una volta non era così incasinato come oggi, in 2-3 ore
l'ho recuperato tutto: file per file, settore dopo settore.

 Se mi dovesse capitare adesso, con il RAID ed Ext3... beh... a parte la
sfilza di bestemmie, credo mi raccomanderei l'anima a San Backup (o, meglio,
San Restore). ;)

 Quando "dai in pasto" i tuoi dati ad un FS moderno devi fidarti MOLTO di
utility di recovery, del backup/restore... ma soprattutto della capacità
interna di correzione degli errori: proprio perchè se qualcosa "va male" i
dati sono "lì: nella cassaforte del FS"... e ti sfido a riuscire a scendere
in profondità per andarli a recuperare (esiste un "CIA" per Linux Ext2/3 o
altri FS?). :|

 E' un pò come andare direttamente a leggere /dev/hda (in "binario") senza
il supporto del filesystem che interpreta tracce/settori e quant'altro.

	LC





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