linux user group brescia

On Mon, Jan 12, 2004 at 01:55:29PM +0100, Bauno wrote:
> 
> >  Mmm... sarebbe interessante approfontire, magari in ML, se partizioni RAID
> > e partizioni non-RAID possono coesistere: 
> 
> Certo che sì, che problema c'è?
> 
nessun problema infatti nella coesistenza delle partizioni...
l'unica cosa e' che le partizioni non-raid quando si guasta il
disco sono perse! (oh well... se il raid serve ad evitare
catastrofiche perdite di dati, tutto bene: si reinstalla il sistema
e si recuperano i dati... se invece la macchina deve SEMPRE FUNZIONARE,
allora la cosa e' un po' diversa)


> > Recentemente un amico (sistemista Linux (Debian) presso un'azienda
> > bresciana) m'ha fatto notare una cosa interessante: non conviene tenere
> > TUTTO il FS in RAID, 
> 
> Eh?
> 
> > dato che (per la sicurezza) si spreca sempre una parte
> > dello storage (da c.ca il 30% del RAID-5 al 50% del RAID-1). Conviene
> > piuttosto mettere in RAID le parti "sensibili" del FS (ad es. la /root o
> > /sbin) e gestire il resto tramite un FS journaled (Ext3, Reiser, Jfs, Xfs,
> > ecc.).
> 

Adesso capisco perche' ci sono problemi con l'economia bresciana :))
Scherzi a parte: /root e /sbin sono directories che si possono sempre
ricostruire a partire dall'installazione ... /home (o dove uno tiene i
suoi dati) no!
[dunque: quale e' piu' importante?]

FS jornaled e RAID rispondono a due esigenze diverse:
 raid serve a evitare di perdere dati in caso di rottura fisica del
 disco (indipendentemente da cosa c'e' sopra). Un FS journaled dovrebbe
 garantire che i dati sul disco (indipendentemente da cosa e' stato
 scritto e/o da eventuali crash di sistema) siano in uno stato 
 consistente...

Per intenderci: esce la corrente mentre stai scrivendo su di un disco?
 RAID non ti aiuta per nulla, ma ext3 puo' servire.
 Ti si rompe il disco? il journal non cambia nulla!

ciao,
 lg