linux user group brescia

On Sun, Dec 21, 2003 at 01:49:52PM +0100, Michele Bonera wrote:
> 
> A me il tono pareva scherzoso... è indubbio che ognuno può utilizzare la 
> distro che vuole, l'importante è non usare windows ;)
> 
ah... su questo non ci sono dubbi ;))
[e, a questo proposito dire che l'importante e' anche non usare SCO,
 tanto per la cronaca]

Personalmente sono agnostico sulle distribuzioni: si usa quella che consente
di fare meglio un determinato lavoro in un determinato contesto [fermo
restando che deve essere libera]. Il motivo per cui ho risposto sulla
faccenda redhat/fedora e' che questa transizione ha lasciato molta gente
che conosco perplessa (perplessa addirittura sul SE continuare ad usare
linux, sul SE passare a distribuzioni "chiuse", etc.) ed e' stato
necessario presentare la situazione con una certa calma e pacatezza onde
evitare soluzioni decisamente sconvenienti.

In generale mi sento di dire che "fedora" come progetto di sviluppo mi
piace di piu' di redhat... le releases annunciate sono essenzialmente
dei "chekpoints", nel senso che

core 2 = core 1 + updates + testing

e non si tratta di cose radicalmente nuove (almeno in teoria).
Putroppo in certe realta' la mancanza di un nome "corporate" ufficiale
(tipo "redhat", la distribuzione di RedHat inc... poco importa che
Fedora sia sponsorizzata da RH) e' vista come un
limite, anche se mai sono stati stipulati contratti di assistenza;
per ovviare a questo punto di vista il successo del modello di sviluppo di
debian e' sicuramente un buon argomento anche a favore di fedora.

ciao,
 lg