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Riflessione sul mondo linux

Maurizio Paolini paolini a dmf.unicatt.it
Mar 2 Dic 2003 18:19:49 UTC
> From: Vernia Damiano <melkor.x a tiscali.it>
>
> On Mon, 1 Dec 2003, Maurizio Paolini wrote:
> > ecco una piccola riflessione:
> > 1. uso linux e sono contento;
> > 2. microsoft continua con il suo solito modo di procedere...
> > 3. in particolare prende piede il trusted computing, i documenti 'word'
> >   non li posso piu' leggere con openoffice (e nemmeno con 'strings')

> 	Non sapendo cosa fosse TC ho cercato su google.it. Ho letto il
> primo documento e ho tremato... Soprattutto perche' nessuna azienda piu'
> produrra' programmi anche a pagamento per Linux.

E' il tipico modo di procedere di MS: spacciare per qualcosa di utile e
comodo per gli utenti qualcosa che non fa altro che accrescere il suo
monopolio.

Altro esempio: le scuole americane vogliono un rimborso legato ad una
causa persa da Microsoft? Semplice, gli si regala del software! Microsoft,
naturalmente...  E' pazzesco: in questo modo riescono a ribaltare la
frittata ed avere profitto anche in questo caso.  Secondo te quanto spende
Microsoft a regalare software? nulla; quanto ci guadagna in termini di
utenti futuri?

Ci sono in giro troppi virus? Semplice, si mette in piedi un meccanismo
di update automatico (e forzato), che oltre agli aggiornamenti di sicurezza
ti infila dentro anche (magari) delle "pezze" per impedire di far girare
linux sulla xbox.  A proposito, per sapere come sara' il trusted computing
basta vedere quello che sta' succedendo con le xbox, che sono la prova
generale.

> 	Com'e' possibile che persone con un cervello accettino di regalare
> i propri dati ad aziende esterne? E un'azienda? Siamo al limite dello
> spionaggio industriale (da parte delle software house) "legalizzato"!

Purtroppo il meccanismo e' piuttosto semplice, e cascarci e' facile, in un
mondo dove per anni ci hanno convinto che quel modo di fare software e'
quello giusto.

> > Su quello che ci riservera' il futuro ho due opinioni contrastanti:
> > da una parte sono convinto che in qualche modo il destino e' gia segnato,
> > per quanto ci si smazzi o per quanto microsoft remi contro, l'avvento del
> > software libero e' destinato ad avverarsi (Hari Seldon docet :-), pero'
> > ci potrebbero volere 30000 anni...
>
> 	L'altra opinione?

Beh, poi dicevo che comunque mi sento di 'battermi' per il software
libero, come se il destino non fosse ancora segnato... e' un po' come
votare: il tuo singolo voto non vale nulla, pero' vai a votare lo
stesso; si tratta di una scelta etica che va al di la' del puro ragionamento
logico.

> > Magari si riesce ad accorciare il periodo di interregno a soli 1000 anni
> > (non sono sicuro delle cifre, anche se ho recentemente riletto il libro)
>
> 	Spero anche meno. IO voglio continuare ad usare i computer se e
> come mi servono.

Era per citare la "trilogia galattica" di Asimov :-)

Ciao,
mp



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