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R: Upgrade sistema (solo info preliminari)

Maurizio Paolini paolini a dmf.bs.unicatt.it
Lun 29 Gen 2001 17:41:45 UTC
>  In effetti l'avevo notato (sulla distro che m'ha fatto vedere un amico).
> Quello che m'interessava di più sapere è se ci si poteva fidare di questi
> upgrade automatici e, soprattutto, se rispettano le configurazioni
> preesistenti (ma come fanno ?).
>  Traduco: dato che mi pare sia previsto che un utente/sysadmin effettui
> delle implementazioni ai file di configurazione (eh eh) l'upgrade funziona
> come un rullo compressore ricoprendole, in caso i file in questione siano
> modificati dalla versione precedente a quella in cui si cerca di arrivare,
> le salva in file *.backup, le "integra" nei nuovi file, ... ?

NOTA: non prendete per oro colato quello che mi accingo a dire :-)

Per quanto riguarda la RedHat un upgrade automatico e' (in massima parte) 
una sequenza di "rpm -U ..." (aggiornamento di singoli pacchetti).

Ora un "rpm -U" dovrebbe controllare che i files che vengono rimossi
(del vecchio pacchetto) non siano stati modificati, e prende varie
possibili azioni nel caso in cui invece SONO stati modificati.  Pero'
la mia personale impressione e' che tale controllo si limiti ai files
che potremmo chiamare "di configurazione", cioe' quelli che effettivamente
ci si aspetta che vengano modificati dall'utente.

E' a mio avviso buona norma evitare a tutti i costi di modificare files
che NON siano di configurazione.  Questi ultimi vengono in genere
piazzati in /etc, con nomi del tipo "pippo.conf".  Nel caso in cui si
sia costretti a modificare altri files, io in genere faccio le seguenti
operazioni:

   mv file file.orig
   cp file.orig file.local
   ln -s file.local file

e poi faccio le modifiche del caso in "file.local".  Cosi':
1. un "rpm -e" NON mi cancella il file con le mie correzioni.
2. posso sempre recuperare l'originale.

Non sono sicuro che "rpm" avvisi di una situazione di questo tipo al
momento dell'aggiornamento.

Invece, nel caso che venga modificato un file di configurazione, possono
avvenire due cose quando si aggiorna il pacchetto:

1. Se il nuovo file di configurazione non e' cambiato (molto) rispetto
al file di configurazione originario del vecchio rpm, allora viene tenuto il
file modificato.  Il nuovo file di configurazione viene creato con
l'aggiunta di ".rpmnew" al suo nome.

2. Se invece (piu' frequentemente) il nuovo file di configurazione contiene
novita' importanti, allora il file di configurazione precedente, modificato
dall'utente, viene salvato in un file di nome "<nomefile>.rpmsave".

In questi casi viene presentato un messaggio a video che avvisa del fatto.

In caso di "upgrade" della distribuzione, viene creato un file con un nome
che ora non ricordo (forse "upgrade.qualchecosa") in /tmp, con i messaggi
risultanti dai vari "rpm -U".

Nota: un upgrade della distribuzione e' SEMPRE una operazione delicata,
soprattutto se uno ha pesantemente messo mano ai vari files di sistema.

>  Ah... domanda forse più interessante (e che m'è venuta in mente adesso):
> per passare dalla 6.0 alla 7.0 è meglio aggiornare passo-passo (6.0 ->
> 6.1 -> 6.4 -> 7.0) oppure YAST se ne frega della versione dalla quale vieni
> e ti porta comunque alla 7.0 ?

Attenzione (per RedHat) mi pare che NON sia possibile l'upgrade da 6.2 a
7.0...

mp



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